Presepe. Dalle pagine di molti bollettini parrocchiali giunge l'invito – quest'anno più che mai – a fare il presepe in casa... magari accanto all'"angolo bello". O ad allestirlo all'esterno della propria casa, in modo che possa un admirabile signum per tutti. Il presepe aiuta le famiglie, luogo in cui si trasmette la fede, a diventare quel piccolo sacrario che le mette in contatto con il Signore.
Veglia dei giovani. Torna il tradizionale appuntamento di Avvento, anche se quest’anno sarà on line in diretta dalla basilica del Santo. I giovani della Diocesi, ma anche i loro animatori e parroci, sono invitati a “incontrarsi” giovedì 10 dicembre alle 20.30
Proprio come i corridoi umanitari, i corridoi universitari permettono a persone rifugiate di arrivare legalmente nel paese di accoglienza, senza rischiare la vita attraversando il deserto e il mare e senza doversi consegnare a trafficanti di uomini senza scrupoli. In questo caso, però, c’è la possibilità di studiare, formarsi e contribuire – spesso in maniera decisiva – al proprio futuro e a quello della propria famiglia.
Da oltre vent’anni va avanti nel silenzio e nel nascondimento, tanto che l’indirizzo della sua sede non viene rivelato per motivi di sicurezza. Il “Progetto Miriam” – portato avanti dalle suore Francescane dei Poveri, rispondendo a un appello dell’allora vescovo di Padova Antonio Mattiazzo – rappresenta l’impegno della Chiesa di Padova a favore delle vittime della tratta.
Don Mattia Ferrari racconta la sua esperienza a bordo della nave Mare Jonio per salvare migranti che solcano le acque del Mediterraneo. «ho visto persone con la morte negli occhi resuscitare».
La 29a edizione non si limita a riportare i dati ma offre chiavi di lettura per inquadrare un fenomeno che nel solo 2019 ha riguardato 272 milioni di persone nel mondo