Nuovo naufragio, si temono 50 morti. Sami (Unhcr): “Dall’inizio dell’anno 500 vittime, nel 2020 erano 150. Sono numeri spaventosi”. Di Giacomo (Oim): “Il nostro appello per il ripristino del sistema di soccorso è caduto nel vuoto: la prassi è non intervenire e aspettare la Guardia costiera libica per riportare le persone indietro”
Classe 2001, è arrivato in Italia da solo come minore non accompagnato nel 2017, dopo essere passato per l’inferno dei campi in Libia. Salvato in mare dalla Guardia costiera, a Rieti ha iniziato il percorso di integrazione che lo ha portato (tra molti ostacoli) in serie A. E' entrato per la prima volta in campo in Sampdoria-Roma
La testimonianza di Alessandro Porro, presidente di Sos Mediterranee, che con la Ocean Viking ha provato a soccorrere tre imbarcazioni in distress. Almeno 130 le vittime: “Assenza totale di coordinamento e intervento delle autorità. Ci siamo coordinati noi, autonomamente, insieme ad altre tre navi commerciali: ma era già troppo tardi”. Reazioni di sdegno dalle associazioni
La Danimarca è il primo paese europeo a revocare il permesso di soggiorno ai rifugiati siriani: nel 2019 ha iniziato a considerare l’area di Damasco sicura e sono aumentati i dinieghi. Ma le persone non possono essere rimpatriate e restano senza tutela. Parla Charlotte Slente del Danish Refugee Council: “Un trattamento non dignitoso e un pericoloso precedente”
L’Alto Commissario Onu per i rifugiati in visita in Italia ha incontrato il premier Draghi e le autorità italiane. “Ci siamo sempre opposti ai risbarchi in Libia. Se si salva per ributtare le persone in un circolo di abuso, detenzione, tortura e, a volte, morte, questo non è un salvataggio”
A tre mesi dalla conversione in legge dal dl che doveva superare i decreti sicurezza molte misure restano sulla carta. Lo denuncia la Rete Europasilo in un documento in cui invita il Governo a un cambio reale di passo: “Quanto fatto finora in distonia con gli annunci”
Polemiche per il trattamento riservato alla presidente Von Der Leyen, nella visita ufficiale ad Ankara. Oltre lo sgarbo diplomatico, però, poste le basi per una nuova collaborazione. Prestianni (EuroMedRights): “Continuità con quanto fatto negli ultimi anni, senza guardare alle condizioni in cui vivono i rifugiati e al rispetto dei diritti umani”
Secondo l’organizzazione l’emergenza sanitaria ha messo in evidenza l’eredità costituita da politiche volutamente divisive e distruttive che hanno perpetuato disuguaglianze. Tra le prime vittime: migranti, rifugiati, donne e lavoratori precari
L’ultimo caso è stato segnalato all'istituto romano di Rebibbia, dove negli ultimi giorni è esploso un focolaio di Covid-19. Il numero delle detenute positive è salito in poche ore a 55, tra loro c’è anche una mamma con il figlio, nato da appena un mese. Ma quanto è esteso il fenomeno? E perché non si trovano soluzioni alternative?