Braccianti agricoli, colf e badanti, ma non solo. C’è chi ha perso il lavoro, chi è arrivato regolarmente con un visto turistico e chi non riesce a rinnovare la protezione per effetto del decreto Salvini. Almeno 100 mila sono colf e badanti
Dopo la liberazione della giovane volontaria che operava in Kenya nel mondo della cooperazione si riapre il dibattito sulla sicurezza per chi opera in contesti di crisi. E sulle garanzie assicurate dalle piccole onlus. Silvia Stilli (Aoi): “Persone non vanno mandate allo sbaraglio, serve professionalità, altrimenti ci rimettiamo tutti”
A pesare è lo scarso accesso alle cure e alla diagnosi, ma anche le difficoltà economiche che non consentono di smettere di lavorare. Lo dice il primo studio sul tema reso noto dall’Istituto superiore di sanità. Rezza: “Molte fake news, ma i dati ci dicono che diagnosi fatte in ritardo, più rischio di finire in terapia intensiva”
Una parte degli avvocati, esperti di immigrazione, pensa ad applicare il permesso, previsto dal decreto Salvini, per la situazione legata al coronavirus. Lo Faro: “Una possibilità, permette di lavorare e iscriversi al servizio nazionale”. Zorzella (Asgi): “Temporaneo e non convertibile, può diventare una trappola”
Sul provvedimento si alzano i toni nella maggioranza, ma le organizzazioni chiedono di non sprecare questa occasione. Forti (Caritas): “Provvedimento necessario, le richieste di aiuto aumentano: non lavorare per molti significa non mangiare”
Più di un mese fa l’allarme lanciato per la mancanza di manodopera nei campi. Annunciato un decreto per la regolarizzazione, ma il testo ancora fermo. La società civile chiede di poter intervenire. “I partiti si esprimano pubblicamente, per noi modifiche fondamentali: ampliamento platea destinatari e tipologie contratti”
“Non sono io”, video realizzato da Cospe e dall’Associazione Carta di Roma, per la regia del giornalista Valerio Cataldi. Un omaggio e un inno alla libertà con la voce e il volto di immigrati di prima o seconda generazione sulle note di Bella Ciao
Secondo l’organizzazione il decreto oltre ad essere inopportuno e illegittimo, è del tutto incoerente e sbagliato. Miraglia:“Il diritto internazionale non può essere cancellato con un decreto”
Le forze dell’ordine hanno lasciato il presidio sotto il palazzo, in tutto sono 60 gli occupanti risultati positivi. L’associazione Cittadini del mondo denuncia: “Lo stabile non è stato sanificato, i tamponi non sono stati eseguiti in maniera sistematica, poca certezza sul futuro”