Gianluca Salmaso

Gianluca Salmaso

L’auto elettrica italiana? Sarà una 500 e sarà made in Mirafiori

Le notizie del giorno sono tre: la Fiat avrà un'elettrica europea, si chiamerà 500 e verrà prodotta nello stabilimento simbolo dell'azienda, quello di Torino Mirafiori.

Corsi e ricorsi della storia, tutto torna dov'è cominciato: qui, dal 1957 al 1972 si sono prodotte le altre 500, quelle che hanno motorizzato il nostro boom economico. Sarà di nuovo una piccola Fiat il simbolo della ripartenza dell'Italia?

#Coopday: la giornata internazionale della cooperazione fra numeri di successo e nuove sfide

Sabato 6 luglio si celebra l'edizione numero 96 della Giornata Internazionale delle Cooperative, un'occasione importante per riflettere su un modello d'azienda talvolta abusato ma ancora vivo e vitale nei suoi principi originali.

Una serie di eventi per conoscere il mondo cooperativo si terranno in tutto il mondo, dalla Sicilia al Giappone passando per il Sud America e gli Stati Uniti. 

Metalmeccanici e Metaldisoccupati: Ilva verso la chiusura è una metafora dei mali del Paese?

Le millequattrocento tute blu di Taranto hanno la data di scadenza: 13 settimane.

Se le cose non dovessero cambiare, infatti, l'ultimatum dell'azienda scadrà il prossimo 6 settembre e lo stabilimento che fu Ilva chiuderà i battenti.

«Non si può andare avanti — tuona l'amministratore delegato del colosso siderurgico, Geert Van Poelvoorde —perché non posso mandare i miei manager lì ad essere responsabili penalmente in una situazione già fuori norma perché l'impianto è sotto sequestro». 

È il frutto amaro di una politica fatta di annunci, ne sanno qualcosa anche nel settore automobilistico.

La vendetta di Isis: brucia i campi di grano di Siria e Iraq

Bruciano i campi di quello che fu lo Stato Islamico, incendiati per rappresaglia dai miliziani dell'Isis.

Una guerra che sembra sempre sul punto d'esser vinta ma che continua a far soffrire migliaia di persone. 

«La chiamano già la battaglia del grano — scriveva Giordano Stabile, inviato de la Stampa a Beirut — ma alla rovescia, perché non si tratta di produrre di più ma di affamare un intero popolo».