Irene Argentiero

Irene Argentiero

Tra i no-vax aumentano i bambini in “homeschooling”: l’incognita dell’effettivo diritto allo studio

La scuola altoatesina torna in queste ore alla ribalta per la scelta – che coinvolge un numero sempre maggiore di alunni e studenti – di vivere la scuola “a distanza”. O, per usare uno dei tanti anglismi in auge negli ultimi tempi, “in homeschooling”. Dopo due settimane dal suono della prima campanella i bambini e i ragazzi che – in provincia di Bolzano – vengono istruiti a casa sono ormai 454. Nell’ultima settimana, nel giro di appena tre giorno, se ne sono aggiunti 94. Si tratta per la stragrande maggioranza di famiglie di lingua tedesca, che si oppongono alle misure anti-Covid decise nelle aule scolastiche (distanziamento e mascherina chirurgica sia in classe che in cortile durante la pausa e test nasali gratuiti su base volontaria due volte la settimana). Il maggior numero di casi (304) lo si registra nelle scuole elementari, seguite dalle medie (125) ed infine da superiori e professionali (25)