Lunedì 13 settembre è suonata la prima campanella del nuovo anno scolastico. Questo inizio purtroppo è ancora segnato dall’incertezza e dalle fatiche legate all’emergenza Covid, ma questo, soprattutto per i nostri ragazzi, deve essere un momento di ripartenza all’insegna della speranza e dell’entusiasmo: la scuola non è un problema né l’insieme dei problemi che gravitano attorno a essa. La scuola è una risorsa grande e preziosa, indispensabile per la comunità. E chi vi opera con passione e professionalità merita riconoscimento e stima
Quanto è accaduto con la pandemia richiama tutti, anche le comunità ecclesiali, a lavorare insieme contro le povertà educative e la dispersione scolastica
«È tempo di sottoscrivere un patto educativo globale per e con le giovani generazioni, che impegni le famiglie, le comunità, le scuole e le università, le istituzioni, le religioni, i governanti, l’umanità intera, nel formare persone mature».
Una sfida che continua. Al rientro in classe dopo i lunghi mesi di lockdown, alcune note di pastorale per l’educazione e la scuola. Foto di Michele Simionato
Lo sciopero per il clima del 27 settembre ci parla di un fenomeno che oggi acquista – grazie ai social – un carattere sempre più globale. E mette in luce il desiderio di partecipazione dei giovani