Incendi, saccheggi, proteste, sparatorie. Kenosha non ha mai conosciuto questa violenza prima della sparatoria di domenica, quando l’afroamericano Jacob Blake è stato raggiunto da sette colpi di pistola dalla polizia, mentre saliva in macchina. Il video amatoriale che riprende Blake colpito alle spalle con sette pallottole, mentre nell’auto si trovavano i tre figli e la madre gridava in strada, è diventato immediatamente virale, scatenando manifestazioni violente nella cittadina del Wisconsin e in altre città degli Usa.
Nella terza serata della convention repubblicana dedicata all’America, terra di eroi, è tornato sotto i riflettori l'aborto, uno dei temi forti della campagna del 2016, affidato alle parole di suor Dede Byrne, religiosa delle piccole lavoratrici del Sacro Cuore di Gesù e Maria. "Come seguaci di Cristo - ha detto la religiosa, dando anche il suo appoggio al presidente uscente Trump -, siamo chiamati a difendere la vita, contro il politicamente corretto o contro le mode di oggi". La questione dell'aborto viene usata dai repubblicani non solo per sostenere un secondo mandato del presidente, ma brandita, sottilmente, come un'arma per minare la fede religiosa di Joe Biden, cattolico riconosciuto da tutta una vita, che non ha mai nascosto il suo credo
Solidarietà incarnata e competenza concreta sono le qualità necessarie in questa fase della storia americana, ma una fede, non da brandire con foto ad effetto, gioca la sua parte nel forgiare la corsa alla Casa Bianca. Joe Biden, di origini irlandesi ed educato dalle suore in mezzo al Concilio Vaticano II, la lotta per i diritti civili e la guerra in Vietnam è stato il primo vicepresidente cattolico nella storia degli Stati Uniti e solo altre tre figure dichiaratamente tali hanno raggiunto i vertici più alti del governo americano: John F. Kennedy come presidente nel 1960, John Kerry nel 2004 e Al Smith nel 1928 come candidati
L’arcivescovo di New York, card. Timothy Dolan, ha accettato l’invito a partecipare alla convention repubblicana che nominerà il presidente Donald Trump come prossimo candidato del Partito alle elezioni di novembre.
L’America che si recherà alle urne il prossimo novembre non è baldanzosa: piegata dall’emergenza Covid-19, spaventata dalla recessione economica, spaccata sul fronte economico-sociale e su quello politico. Ma tiene quella parte del Paese, silenziosa e attiva, lo scheletro più forte degli Usa, fatta ancora una volta da chi si rimbocca le maniche per Dio e per gli uomini
Anche le Università cattoliche si schierano contro la decisione dell’amministrazione Trump che vuole impedire agli studenti internazionali di restare negli Usa o di trasferirsi nel Paese se i loro college faranno solo corsi on line nel semestre autunnale.
Venti scuole nell’arcidiocesi di New York non riapriranno in autunno a causa delle ricadute finanziarie causate dal Covid-19. Tre scuole poi si fonderanno insieme.
I dati raccolti dall’associazione Everytown for gun safety (Ogni città per le armi sicure) parlano di un incremento legato all’aumento dell’acquisto di armi durante il lockdown per il coronavirus. La polizia di New York in un comunicato ha reso noto che nelle tre ultime settimane le sparatorie sono raddoppiate, mentre quella di Fresno in California ha dichiarato che dall’inizio della pandemia le sparatorie hanno fatto registrare un aumento del 40% e solo da gennaio a giugno se ne sono state contate 202. A queste si aggiungono le sparatorie mortali non intenzionali causate dai bambini, cresciute del 43% solo in marzo ed aprile. Molti di loro hanno trovato in casa un’arma non custodita e giocandoci hanno ucciso qualcuno.