Maria Chiara Biagioni

Maria Chiara Biagioni

Tregua sul Mar Nero. Mons. Szyrokoradiuk (Odessa): “Il più grande errore dei leader mondiali è credere a Putin”

Dopo i colloqui di Riad, si riuniscono oggi a Parigi i leader dei Paesi 'volonterosi', con l’obiettivo di trovare una possibile strada per garantire sicurezza all'Ucraina - compresa una missione di peacekeeping - in vista dell'accordo di pace. E sulla “tregua” raggiunta a Riad, il vescovo di Odessa commenta: “Il più grande errore dei leader del mondo è credere che Putin rispetti le condizioni accordate.  Noi non ci crediamo perché conosciamo chi è Putin e sappiamo che la Russia ha una tendenza imperialistica”

Focolari. Al via il convegno ecumenico “Chiamati alla speranza, protagonisti del dialogo”

Più di 250 fedeli di 20 Chiese cristiane, provenienti da oltre 40 Paesi di 4 continenti, si sono dati appuntamento a Castel Gandolfo (Roma) per un convegno ecumenico che si svolgerà dal 26 al 29 marzo. È promosso dal Movimento dei Focolari. Intervista a Sandra Ferreira Ribeiro: “Oggi ci sono tante situazioni mondiali che ci fanno sentire impotenti, portano lo sgomento. Ma sappiamo dalla storia che la persona umana porta con sé un potenziale di cambiamento. Bisogna svegliare questo potenziale”. Avere speranza è credere che “è possibile rovesciare una situazione che sembra irreversibile” 

Sisci, “in un mondo armato, essenziale la diplomazia disarmata dalla Santa Sede”

“Oggi più che mai servirebbe uno spazio per la Santa Sede. Proprio perché tutti si armano per sedersi al tavolo dei negoziati, diventa tanto più importante il ruolo di un protagonista come quello della Santa Sede. Una diplomazia disarmata, indipendente perché non legata in alcun modo a patti politici paralleli e disinteressata a interessi economici. La Santa Sede è estranea a tutti questi equilibri. È un vero e autentico ricercatore di pace esterno e quindi, in teoria potrebbe giocare un ruolo di mediazione, di ragionevolezza”.  

Operazione Colomba a Kherson. “Si fanno accordi ma le persone non contano niente”

Alberto Capannini, responsabile di Operazione Colomba, Corpo nonviolento di pace della Comunità Papa Giovanni XXIII, racconta l’effetto che fanno da Kherson, a pochi chilometri dal fronte, le notizie che arrivano dalle diplomazie internazionali. Dalle trattative sulle terre rare alle telefonate tra i “grandi” leader della terra. “L’idea che passa -  dice - è che le persone non contano niente. Contano solamente i potenti. Tanto meno sei potente, tanto meno conti”.  “La risposta che vogliamo dare noi a questa violenza – aggiunge - è una gestione comunitaria della vita vissuta sotto il peso della guerra, rimanendo il più possibile a fianco delle persone”.

ReArm Europe. Mons. Pezzi (Mosca): “La pace in Europa oggi non può andare in questa direzione”

L’arcivescovo di Mosca: “Sono rimasto molto amareggiato dalle parole volte al riarmo che ho sentito. Capisco le preoccupazioni che i leader europei possono avere, però mi sembra che non abbiamo imparato nulla dalla storia. E la storia ci indica che deve restare il rispetto della dignità della persona e dei popoli in primo piano. Ora, andare verso un riarmamento – comprendendo tutte le necessità di una difesa – non è la strada da percorrere. La pace in Europa oggi non può purtroppo andare in questa direzione”