Maria Chiara Biagioni

Maria Chiara Biagioni

Libano. Padre Marwan, parroco maronita di Bouchrieh (Beirut): “La gente ha paura. Teme la distruzione totale. Fermatevi!”

"La paura è ovunque. Si vive con l’ansia aspettando di vedere di minuto in minuto come la situazione si evolve e verso quale direzione sta andando. Le persone sono spaventate”. A raccontare lo stato d’animo della popolazione è padre Marwan Moawad, sacerdote maronita, parroco della chiesa di San Marone di Bouchrieh, un quartiere popolare che si trova a un paio di chilometri dalla zona del porto, a Nord di Beirut. Per tutta la giornata si sono susseguiti appelli e allarmi che hanno messo in agitazione l’intera popolazione. Centinaia le famiglie che stanno fuggendo dal Sud del Paese. È emergenza profughi. Nella parrocchia del sacerdote si distribuiscono aiuti alimentari e medicine mentre il ministro dell'Istruzione ha dato indicazioni a tutti i direttori delle scuole pubbliche di aprire gli edifici scolastici all'accoglienza dei rifugiati

Incontro Sant’Egidio: card. Zuppi, non arrendersi al “falso realismo della guerra, con la sua logica inarrestabile”

Non arrendersi al “falso realismo della guerra, con la sua logica inarrestabile” e immaginare invece la pace che, ha spiegato il card. Matteo Maria Zuppi, presidente della Cei, alla liturgia celebrata ieri dall’arcivescovo di Parigi Laurent Ulrich, nella chiesa di Saint Sulpice, con i partecipanti al convegno internazionale della Comunità di Sant’Egidio, significa “parlare, ascoltare, rispondere, dialogare senza confini con un impegno comune”.

Myanmar sferzato da pioggia e bombe. Consorti (Opam): “Rischiamo di perdere un pezzo d’anima del pianeta terra”

Myanmar in ginocchio per i danni del tifone Yagi. Il numero degli sfollati supera i 320.000, secondo gli ultimi dati ufficiali, ma si teme che i dati reali siano ben più drammatici, tenuto conto delle difficoltà riscontrate dalle autorità nel raccogliere informazioni dai territori colpiti. La testimonianza di Fabrizio Consorti, presidente di Opam, l’Opera di Promozione della Alfabetizzazione nel Mondo: “Le zone in cui noi interveniamo sono in montagna e nella foresta nell’Est del Paese, nello Shan e a Loikaw. Paradossalmente la foresta e le zone di montagna hanno protetto la popolazione. Questo però non significa che una pioggia tropicale torrenziale in una situazione in cui già sei baraccato e oltre tutto ti bombardano le baracche, non comporti una situazione di forte disagio”

Rischio escalation in Libano. Buonomo (Lateranense): “Nessuno esce vittorioso da un conflitto”

Dopo le migliaia di cercapersone scoppiate martedì 17 settembre alla stessa ora in tutto il Libano, nel pomeriggio di ieri un'altra ondata di deflagrazioni ha scosso il Paese. A esplodere questa volta sarebbero state radio portatili e walkie-talkie in dotazione ai militanti di Hezbollah. Vincenzo Buonomo (Lateranense): “Colpire il Libano non è solo rischioso sul piano militare e forse territoriale. Significa porre fine a un esempio virtuoso di coesistenza e convivenza"

Libano, la cura dei feriti negli ospedali. Noun: “Nessuno qui vuole la guerra, sarebbe una catastrofe”

Beirut, il giorno dopo le esplosioni di decine di cercapersone in possesso di miliziani di Hezbollah. Gli ospedali sono pieni di feriti, intenti a curare le ferite. La maggior parte sono al viso e alle mani. Il bilancio dei feriti e dei morti è ancora provvisorio. Tra i civili uccisi, il governo ha reso noto che ci sarebbero anche due minori e una donna. Si tratta di Fatima Abdallah, 10 anni, della regione di Baalbeck, e di Muhammad Bilal, della periferia sud di Beirut. “La piccola – racconta il giornalista – è morta perché aveva il cercapersona del papà quando è esploso”. La donna invece era un'infermiera che è stata colpita mentre lavorava in un ospedale nella regione di Baalbeck

Pellegrinaggio nazionale delle Famiglie per la Famiglia. Contaldo (Rns): “Dio ha scelto la famiglia per salvarci”

Si svolgerà domani la diciassettesima edizione del Pellegrinaggio nazionale delle famiglie per la famiglia, un appuntamento spirituale che coinvolgerà  contemporaneamente i fedeli nei santuari mariani di Pompei e Loreto. L’iniziativa, promossa dal Rinnovamento nello Spirito Santo (Rns), si svolge in collaborazione con le Prelature pontificie dei due santuari, l’Ufficio nazionale per la Pastorale familiare della Cei e il Forum delle associazioni familiari, con il patrocinio dei comuni di Scafati, Pompei e Loreto. Il tema scelto per l’edizione di quest’anno è ispirato alle parole di Maria nel Vangelo: “Qualsiasi cosa vi dica, fatela” (Gv 2,5b). Alla vigilia di questo importante evento il Sir ha intervistato Giuseppe Contaldo, presidente nazionale del Rinnovamento nello Spirito Santo.

La “minaccia” dei missili a lungo raggio. Buonomo, “un ostacolo a qualsiasi spiraglio di pace”

Tensione altissima tra Ucraina e Russia. È stato il presidente americano Joe Biden a dire nei giorni scorsi: "Stiamo lavorando" per autorizzare l'Ucraina ad usare missili a lungo raggio Usa contro la Russia. Immediata (e scontata) la risposta russa. Il presidente russo Vladimir Putin ha subito chiarito che l'uso da parte dell'Ucraina di armi occidentali per colpire la Russia, significherà che "i Paesi Nato sono in guerra con la Russia", e Mosca prenderà le "decisioni appropriate". Vincenzo Buonomo, ordinario di diritto internazionale della Pontificia Università Lateranense: “È chiaro che l'ampliarsi del fronte di guerra, unito ad un più ampio uso di armamenti, costituisce non solo un ostacolo al processo di pace che andrebbe avviato, ma nell’immediato impedisce qualunque spiraglio per un cessate il fuoco e ancor più macchia questo conflitto di crimini di guerra che vanno dal considerare la popolazione civile come obiettivo militare alla quotidiana violazione delle regole del diritto internazionale umanitario”