Paolo Gallerani

Paolo Gallerani

collaboratore

Emiliano d’origine ma residente a Padova per matrimonio, classe 1977, collaboro come giornalista pubblicista con la Difesa del popolo da un decennio. Mi piace moltissimo la professione giornalistica soprattutto perché mi consente di raccontare storie di persone straordinarie che vivono spesso vite anonime. Laureato in teologia a Bologna, di professione insegnante, devo questa scelta ai tanti anni trascorsi nella mia parrocchia d’origine (San Biagio di Cento) dove sono stato educatore e catechista, gustando la bellezza di essere Chiesa. Sono appassionato di montagna e di vari sport. 

Centro universitario. 10° anno per le “Questioni filosofiche” Santuario di San Leopoldo. Il concetto di “fine”, tra conclusione e scopo

«Siamo animate dalla convinzione che la riflessione filosofica non debba rimanere intrappolata negli ambienti accademici, ma debba rigenerarsi a contatto con le esigenze del pubblico per mezzo di uno scambio vivo». È con questo intento che Barbara Santini e Marzia Soavi, responsabili della direzione scientifica della rassegna “Questioni filosofiche” organizzata dal Centro universitario di via Zabarella 82 a Padova, vivono il loro impegno.

Scuola diocesana di formazione teologica: sono aperte le iscrizioni. Opportunità per approfondire i contenuti della fede

La Scuola diocesana di formazione teologica rimane un importante punto di riferimento per i laici che intendono approfondire l’aspetto contenutistico della propria fede e, come afferma don Francesco Tondello, direttore da quattro anni, «ognuno può cogliere nei vari itinerari proposti risposte personali profonde, oltre che raccogliere una formazione completa dal punto di vista della fede cristiana; inoltre, con le possibilità date dal sistema modulare intrapreso quattro anni fa, si possono scegliere i corsi che più interessano».

Perarolo: festa del Cristo moro

La sagra della parrocchia di Sant’Andrea apostolo di Perarolo di Vigonza è dedicata al Cristo moro. Sì perché nella chiesa parrocchiale è conservato un grande e antico crocifisso – ricoperto di una patina nera, ecco il motivo del nome – a cui la comunità è particolarmente devota.