Caritas italiana, che opera per conto della Cei nell’ambito del Protocollo firmato con lo Stato italiano, è in questi giorni a Islamabad per organizzare il viaggio di 93 rifugiati afgani. Arriveranno questa settimana a Roma, all’aeroporto di Fiumicino, con tre diversi voli. Prima di partire gli operatori incontrano le persone per ascoltare le loro storie e dare informazioni su cosa troveranno in Italia. In questo periodo il governo pakistano ha deciso di espellere 1.700.000 migranti irregolari, tra cui 1.400.000 afgani, arrivati anni fa o in seguito all’avvento al potere dei talebani nell’agosto 2021
Incontro a Islamabad con il nunzio apostolico in Pakistan mons. Germano Penemote: nominato a giugno da Papa Francesco è qui da circa due mesi per rappresentare la Santa Sede e la minoranza cattolica nel secondo Paese con il più alto numero di musulmani al mondo
La sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo (Cedu) che nei giorni scorsi ha condannato l’Italia per detenzione illegale di minori stranieri nell’hotspot di Taranto “è importante perché interviene in un quadro in cui il governo italiano sta cambiando in peggio quelle che erano già norme non osservate.
Il governo italiano ha fatto dietrofront e deciso di sottoporre al Parlamento un ddl di ratifica del protocollo per costruire e finanziare centri di accoglienza per migranti in Albania. Secondo il direttore di Caritas italiana, in questo modo “spostiamo solo il problema, non lo risolviamo”: quando le persone usciranno dai centri tenteranno comunque di raggiungere altri Paesi europei attraverso la rotta balcanica. Don Pagniello lancia perciò un appello forte al governo a superare la logica di emergenza e istituire un tavolo nazionale sul sistema di accoglienza, investendo più risorse nella cooperazione internazionale
Nel 2022 gli interventi di aiuto della rete Caritas sono stati 3,4 milioni, per una media di 13,5 prestazioni per assistito/nucleo (la media del 2021 era di 6,5). Nei centri di ascolto e servizi informatizzati (complessivamente 2.855) sono state supportate 255.957 persone, ossia l’11,7% delle famiglie in povertà assoluta, l’1% delle famiglie residenti. Gli stranieri sono il 59,6%. I lavoratori poveri che si rivolgono alla Caritas sono il 22,8% dell’utenza. Nei primi sei mesi del 2023 emerge un calo del numero di assistiti del 2,3% e dei nuovi ascolti (-7,2%); si irrobustiscono le povertà croniche (+9,6%), il numero di persone sole (+5,4%) e divorziati (+ 3,2%); le persone senza dimora in dodici mesi sono aumentate del +12,3%. Sono alcuni dei dati contenuti nel Rapporto su povertà ed esclusione sociale in Italia 2023 di Caritas italiana, presentato oggi a Roma
Sarà inaugurato a Roma il 10 novembre, in una struttura adiacente le mura del carcere minorile di Casal del Marmo, il "Pastificio Futuro", che produrrà pasta secca di qualità e sarà una opportunità di inserimento lavorativo per tanti ragazzi e ragazze. La pasta "Futuro" sarà distribuita nei supermercati e nei ristoranti. Il progetto è stato possibile anche grazie al contributo dell’8 per mille della Cei e della Caritas italiana. Ne parla al Sir il cappellano, don Nicolò Ceccolini
Cresce l'Italia fuori dall'Italia. Al 1° gennaio 2023 i connazionali iscritti all’Aire (l’anagrafe degli italiani residenti all’estero) sono 5.933.418, il 10,1% dei 58,8 milioni di italiani residenti in Italia. I nati all’estero sono cresciuti, dal 2006, del +175%, le acquisizioni di cittadinanza del +144%, le partenze per espatrio del +44,9%, i trasferimenti da altra Aire del +70%. Ma se prima del Covid le iscrizioni all’Aire in un anno arrivavano anche a 260 mila e più del 50% erano per espatrio, gli espatri ora stanno diminuendo: dal 49,3% del 2021 su oltre 222 mila iscrizioni al 42,8% del 2022 su oltre 195 mila iscrizioni. Nel 2022 si sono iscritti all’Aire per “espatrio” solo 82.014 italiani. E' quanto emerge dal Rapporto Italiani nel mondo 2023, curato dalla Fondazione Migrantes
Intesa Sanpaolo e Caritas Italiana hanno presentato questa mattina a Roma i risultati e gli sviluppi del programma “Aiutare chi aiuta” che interviene a contrasto delle povertà con interventi capillari su tutto il territorio italiano.
È stato presentato la settimana scorsa al Teatro Garbatella di Roma il documentario "Scegliere di emigrare" realizzato dalla Cooperativa Sophia, che da 10 anni lavora nell'inclusione dei migranti e in progetti educativi nelle scuole, tra cui quelle di Dakar, in Senegal. Il documentario è frutto di un progetto avviato nel 2020 che ha coinvolto almeno 6.000 studenti senegalesi, in collaborazione con l’Università Tor Vergata di Roma e la Fondazione Migrantes