“Siamo sgomenti e addolorati per questa tragica notizia. Inaccettabile e profondamente sbagliato che l’Europa si ostini a lasciar morire nell’indifferenza sempre più colpevole degli innocenti”.
Un dispositivo di ricerca e soccorso in mare; evitare ritardi eccessivi nell’assegnare i porti; ristrutturare l'hot spot di Lampedusa per adeguarlo ai numeri e prevedere un sistema di trasferimento veloce verso altri porti; incentivare vie legali e sicure come quelle dei corridoi umanitari. Dopo l'ennesima tragedia dei sei siriani morti di fame e sete su una imbarcazione arrivata a Pozzallo (tra cui tre bambini) Oliviero Forti, di Caritas italiana, elenca al Sir alcune soluzioni possibili per evitare altri morti nel Mediterraneo e rendere l'accoglienza dignitosa.
“Approvare entro questa legislatura la legge delega per la riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti. Ma non c’è bisogno di una legge delega qualunque, bisogna tenere la barra sull’impalcatura che abbiamo condiviso dopo averla meticolosamente articolata”.
In seguito alle forti piogge monsoniche che si sono acuite la scorsa settimana ora è sott'acqua un terzo del Pakistan, con milioni di persone che hanno bisogno di aiuti umanitari. L’appello alla rete internazionale delle Caritas è di 1 milione e mezzo di euro ma aumenterà nei prossimi giorni per far fronte ai tanti bisogni, in continua crescita. Caritas italiana sta ricevendo donazioni e ha fatto richiesta alla Cei di uno stanziamento di circa 300.000 euro da destinare a Caritas Pakistan per aiutare le persone più vulnerabili. Ce ne parla Massimo Pallottino, responsabile dell’ufficio Asia e Oceania di Caritas italiana
Una messa nella casa-madre di Calcutta, in India, dove è morta ed è sepolta Santa Teresa di Calcutta, è stata celebrata oggi dall’arcivescovo Thomas D’Souza, alla presenza di tutte le religiose della casa, per ricordarne i 25 anni dalla morte.
La nave Open Arms Uno ha salvato 101 vite in pericolo nel Mediterraneo centrale. “Sono tutti al sicuro e a bordo – informa l’Ong Open Arms su Facebook -.
Padre Matteo Sanavio, rogazionista, traccia al Sir un bilancio ad un anno dalla presa di potere dei talebani in Afghanistan, il 15 agosto 2021: sono stati costretti a chiudere il “Centro diurno Pbk – Pro Bambini di Kabul” che accoglieva dal 2006 bambini disabili. La presenza cattolica è azzerata, non c'è più libertà, le donne sono costrette ad indossare il burka e le ragazze non possono frequentare la scuola, la crisi economica e umanitaria è spaventosa. Ora la priorità è continuare a salvare gli ultimi rimasti a Kabul e le famiglie arrivate in Italia grazie ai corridoi umanitari
La religiosa della Fraternità Francescana missionaria di Busto Arstizio è in missione da 18 anni a Port-au-Prince, dove gestisce un orfanotrofio con 150 bambini nella bidonville di Waf Jeremie. Ha visto peggiorare la violenza di anno in anno, con le gang armate che tengono in ostaggio interi quartieri
Il racconto al Sir di padre Tobias Chikezie Ihejirika, confratello di padre Luigi Brenna e primo padre somasco di nazionalità nigeriana. I due sono molto legati perché hanno vissuto nella stessa comunità per quattro anni, a Benin city. Intanto si è appreso che padre John Mark Cheitnum, uno dei due sacerdoti rapiti venerdì 15 luglio nello Stato di Kaduna è stato ucciso lo stesso giorno del rapimento e il suo corpo è stato ritrovato ieri. L'altro sacerdote, padre Donatus Cleopas, è invece riuscito a sfuggire ai sequestratori