Non è certamente fermando le navi che si combatte la tratta degli esseri umani considerato che esse soccorrono non più del 10% dei migranti che tentano la traversata. Il Papa più volte ha richiamato il dramma di chi muore nel mare fuggendo da situazioni di pericolo e di chi vive nei campi in Libia, veri e propri lager. E anche il presidente della Cei, card. Matteo Zuppi, ha chiesto nel messaggio al nuovo Governo italiano, attenzione all’accoglienza dei migranti
Con i migranti e i rifugiati Papa Francesco ci invita non solo a costruire la città, la Chiesa, ma anche a camminare insieme verso la città celeste, l’incontro con il Signore, in una nuova Pentecoste che ci fa scoprire la fraternità come stile e il cammino come missione
Ormai quella di venerdì sera a Melilla – con Ceuta, una delle città del confine di terra tra la Spagna e il Marocco – si delinea come una vera e propria strage di migranti tra l’Europa e l’Africa, la Spagna e il Marocco. Trentasette i morti, centinaia di feriti, soprattutto tra i migranti, ma anche tra gli agenti. La strage, solo l’ultima - tra quelle che in più di vent’anni hanno generato oltre 4000 morti – è avvenuta in Marocco, che insieme alla Spagna, a metà degli anni ’90, ha innalzato i primi due dei sedici muri che oggi sono alle frontiere europee. Un muro alto sei metri di recinzione, finanziato dall’Europa, come altri proposti nel piano europeo 2021-2027