La casa di un rapinato affiliato alla Mala del Brenta diventa rifugio per i profughi ucraini. Succede a Stra e accadrà anche in altri luoghi del Veneto che cambiano il loro volto e scrivono una nuova storia. Andrea Batacchi, ex fedele di Felice Maniero, aveva come base operativa Padova, ma aveva anche comprato una casa a Stra.
Negli anni Cinquanta il bunker dentro al monte Venda, sui colli Euganei, era l’avamposto americano contro il nemico comunista alle porte dell’Europa. Sono passati settant’anni, la corsa agli armamenti sta mettendo sul campo, oggi, tutto il suo tragico terrore.
I tavoli delle procure di tutto il Veneto continuano ogni giorno a ricevere i fascicoli dei morti di mesotelioma, malattia provocata dalle inalazioni di amianto. Sono i lavoratori di Breda-Fincantieri di Venezia Marghera; delle Officine meccaniche della Stanga di Padova e Cittadella; dell’Edilit ancora di Padova; della Fervet di Castelfranco; delle Officine ferroviarie di Verona.
Sono 800 gli sfratti per morosità nel Padovano, ma rischiano di aumentare per i pesanti rincari energetici. Nel capoluogo, che ha istituito con la Cariparo un fondo di un milione di euro, esiste un circuito virtuoso a sostegno degli inquilini, ma che non penalizzi i proprietari
Il Consiglio regionale del Veneto, lo scorso 8 febbraio, ha approvato all’unanimità il progetto di legge numero 76 per “la parità retributiva tra donne e uomini e il sostegno all’occupazione femminile stabile e di qualità”. La nuova legge punta a un sistema premiante per le imprese che rendano trasparente la retribuzione delle dipendenti. La vera sfida si gioca sul piano culturale, dunque, per promuovere realtà lavorative eque per ogni donna
A essere colpiti sono maggiormente le donne e chi ha meno di 35 anni. «Ho un contratto a 18 ore, dovrei occuparmi di servire i piatti alla mensa militare pubblica per la quale lavoro, ma stamattina, per esempio, mancava il cuoco e ho cucinato io per 250 persone. Se c’è da scaricare bancali da 20 chili me ne occupo io; se ci sono tante altre incombenze e manca personale, me ne occupo sempre io. Fa bene chi può a stare a casa con il reddito di cittadinanza».
Monselice. La cementeria Buzzi Unicem nasconde le carte sul futuro utilizzo del Css inconciliabile con la vocazione ambientale e salutare del Parco Colli
Verso la quarta linea. Lo scorso 6 dicembre, la conferenza dei servizi ha detto “sì” al nuovo impianto. L’accensione del forno è prevista nel 2025, ma l’anno prossimo Padova va al voto e qui la politica giocherà le sue carte. Non ci stanno i comitati cittadini e Coalizione