MosaicoLa mamma l’ha lasciata in ospedale perché non riusciva a prendersi cura neppure di sé stessa e ora la piccola vive in comunità. Ha una malattia neurologica, ma già aggancia lo sguardo e ha cominciato a fare i primi sorrisetti. L’ultimo appello delle MammeMatte
Isabella (nome di fantasia) ha 5 mesi ed è nata da una giovane donna senza fissa dimora, persa tra le vie di una grande città del centro Italia: una ragazza che vive tuttora di espedienti e pensa “che la vita ti toglie tutto senza regalarti nulla”. Infatti la sua è stata una vita tutta in salita e quando è rimasta incinta “non ha voluto pensarci” ed è andata avanti, convinta che in qualche modo avrebbe fatto. Eppure le cose sono diventate ancora più difficili: quando si è risvegliata dal parto i medici le hanno comunicato la malattia neurologica della sua bimba ed è stato a quel punto che la ragazza si è arresa. Che vita le avrebbe fatto fare? Che cure le avrebbe potuto garantire? Così sono bastati pochi minuti per farle decidere di non riconoscere sua figlia per lasciarla in ospedale dove avrebbe avuto un posto caldo, latte e mani che l’avrebbero accudita.
A prendersi in carico il destino di Isabella, che attualmente vive in comunità, sono ora le MammeMatte dell’associazione M’aMa. “Come la sua mamma biologica, anche noi siamo convinte che Isabella troverà una famiglia felice di accoglierla”, dicono. In particolare, il Tribunale ha dato loro mandato di trovare una coppia adottiva o una coppia affidataria (purché opportunamente formata e disponibile a una eventuale adozione) che la accolga per sempre. “È una neonata che ha bisogno di mille attenzioni e che ha già subito due operazioni – aggiungono le MammeMatte – ma adesso è stabile e mangia da sola. E già aggancia lo sguardo e comincia a fare i primi sorrisetti”.
