Bielorussia: Rapporto Viasna, “la repressione non si è fermata, è peggiorata in modo critico”. Sono almeno 1.385 i prigionieri politici in carcere

Nei quattro anni trascorsi dall’inizio della campagna elettorale del 2020, la repressione in Bielorussia non si è fermata; al contrario, la situazione è peggiorata in modo critico. È quanto emerge da un “Rapporto” riepilogativo pubblicato oggi da Viasna, un’organizzazione non governativa per i diritti umani fondata nel 1996 dall’attivista premio Nobel Ales’ Bjaljacki che si trova attualmente in stato di detenzione.