Mosaico | Sagre e FesteSarà un ottobre intenso per la comunità del Veneziano che il 2 festeggia gli 80 anni di presenza delle suore Dimesse e poi vivrà il secondo pellegrinaggio parrocchiale a Roma. Ma prima i tutto la sagra che si apre giovedì 15 e che sarà anche l'occasione per salutare due amati ex parroci: don Amelio Brusegan e don Valentino Miotto.
La parrocchia di Campolongo Maggiore, intitolata ai santi Felice e Fortunato, organizza nel mese di giugno quella che è la “festa della comunità” in senso stretto. La sagra – quella con il luna park, lo stand gastronomico e il ballo liscio – è, invece, in calendario in settembre ed è dedicata alla compatrona, la Beata Vergine Addolorata.
La manifestazione si apre giovedì 15 alle 20.30 proprio con la messa solenne seguita dalla processione. Nonostante nei giorni seguenti, fino a martedì 20, offra un programma di attrazioni prevalentemente votate al divertimento – nel quale ci sarà, però, anche lo spazio per salutare due ex parroci, don Amelio Brusegan e don Valentino Miotto – la sagra rappresenta un momento importante per la vita pastorale della comunità veneziana.
Non solo perché, in quest’occasione, viene distribuito a tutte le famiglie del paese il tradizionale giornale dedicato alla vita parrocchiale, in cui si ricordano fatti ed esperienze salienti e ogni gruppo si racconta. Ma anche perché permette di rimettere in moto, in maniera gioiosa, le varie attività dopo la “pausa” estiva. Si radunano gli animatori dell’Azione cattolica, i catechisti e gli altri operatori, pronti a ripartire non appena i fuochi d’artificio avranno rinnovato al 2017 l’appuntamento con le giostre, le orchestre e il sempre partecipato torneo di briscola.
All’orizzonte ci sono diversi impegni significativi, segnati da tempo nell’agenda parrocchiale. Il primo, domenica 2 ottobre, è una festa per l’ottantesimo della presenza delle suore Dimesse nella scuola dell’infanzia, attualmente frequentata da settantotto bambini. Il secondo, sempre in ottobre, è il pellegrinaggio giubilare parrocchiale a Roma. Per don Emanuele Degan, parroco di Campolongo Maggiore, sarà il secondo viaggio nella capitale nel giro di pochi mesi.
«Insieme ad alcuni animatori, dal 7 al 14 agosto ho accompagnato un gruppo di dodici ragazzi di seconda e terza superiore lungo la via Amerina. In occasione dell’anno santo stavamo pensando a come raggiungere Roma per “altre vie” e la scelta è caduta su questa strada molto meno nota rispetto alla celeberrima via Francigena. Abbiamo percorso 110 chilometri partendo da Amelia, passando per località di grande fascino e bellezza naturale. Ad aver entusiasmato e colpito tutti, per primi i ragazzi, è stata, però, l’ospitalità trovata lungo il cammino, dove la cortesia delle persone ha permesso di supplire alla carenza di infrastrutture e indicazioni. Quest’esperienza di condivisione della fatica e di accoglienza è culminata con l’ingresso a San Pietro portando la croce lungo il percorso riservato ai pellegrini a piedi».
In precedenza altri otto giovani, guidati sempre dal parroco, avevano partecipato alla Gmg di Cracovia. È invece cronaca recente – risale infatti al 28 agosto – il pellegrinaggio giubilare del consiglio pastorale parrocchiale al carcere Due Palazzi di Padova, arricchito dall’incontro con alcuni detenuti.
Ancora piuttosto in là da venire, ma già ben presente nella mente di don Degan, è quello che il parroco considera l’appuntamento principale per la comunità: l’amministrazione dei sacramenti, nella notte di Pasqua, a una giovane catecumena. «Questa nostra sorella sarà una precorritrice perché mostrerà alla comunità come avverrà l’impartizione dei sacramenti a partire dal 2018, quando vi si accosteranno i ragazzi del primo gruppo ad aver ultimato il ciclo dell’iniziazione cristiana. La sua è e sarà una testimonianza che mi auguro segni tutti noi adulti, in special modo quei genitori chiamati a trasmettere per primi la fede ai propri figli».
