Chiesa | DiocesiCapita spesso nelle nostre case di relegare l’abbigliamento negli angoli più remoti degli armadi, con la speranza che un giorno, chissà, torneremo a indossarli. E invece no, rimangono lì. O finiscono nel bidone del secco.
La Caritas interparrocchiale di Ponte San Nicolò da anni lavora per sposare recupero e riciclo con la solidarietà. Sabato 12 e domenica 13 novembre, alle 9 alle 19 nel patronato di San Leopoldo, ripropone il mercatino “Portobello”. In vendita abbigliamento, scarpe, ma anche libri, giocattoli, bigiotteria, soprammobili e accessori per la casa. “Portobello” negli anni ha contribuito a finanziare gli interventi caritativi delle parrocchie. Con l’edizione della primavera scorsa sono stati raccolti 6.400 euro interamente destinati all’Ucraina martoriata. L’edizione autunnale continuerà a raccogliere fondi per progetti a sostegno dell’Ucraina e anche per il Corno d’Africa. «Mi si stringe il cuore nel pensare a quanto vestiario sano, pulito, nuovo venga buttato via solo perché non viene utilizzato – spiega la responsabile Pasqualina Pagliarin – Il clima dello spreco è in controtendenza rispetto alle necessità del risparmio energetico che ci vengono ricordate in questi mesi». Se il mercatino “Portobello” promosso dalla Caritas può continuare, è per la generosità dei sannicolesi: «Anche l’altro giorno, sgomberando una casa, abbiamo trovato dell’ottimo materiale. I prezzi del mercatino, come sempre, saranno bassissimi, sia per ridare nuova vita a tanti oggetti sia per spingere sempre più persone alla solidarietà».
