Fcei e Tavola valdese si rivolgono al Parlamento europeo. "Serve soluzione umanitaria". La nave è all'undicesimo giorno in mare aperto con oltre 160 persone a bordo
Anche Roberto Boschetto, Presidente di Confartigianato Imprese Padova si unisce all’appello del Presidente regionale di Confartigianato Bonomo: “Serve al più presto una riforma del processo civile. Di questo hanno bisogno le nostre aziende. E’ necessario velocizzare tutte le procedure, così da arrivare a sentenza in tempi più rapidi rispetto a quelli attuali”. Un auspicio che si scontra con le notizie di questi giorni.
Questa sera il vescovo dell’arcidiocesi di Matera-Irsina sarà al ghetto “La Felandina”, dove mercoledì scorso, in un incendio, ha perso la vita Petty, ventottenne nigeriana. La donna, madre di due figli, lavorava saltuariamente in campagna, vivendo nella baraccopoli del metapontino, in Basilicata, insieme ad altre 500 persone, di cui 150, come lei, sgomberate in precedenza dal campo di San Ferdinando in Calabria, senza che vi fosse una soluzione abitativa concreta da parte delle istituzioni.
Sulla crisi libica pesano un’instabilità che dura ormai da un decennio, fatta di divisioni interne, ma anche un mancato impegno politico dei membri della Comunità internazionale o un’Onu meno occupata a mantenere l’equilibrio non tra i libici, ma fra chi ha interesse su quel territorio. Sono coloro che di fronte ad attacchi che configurano crimini di guerra e contro l’umanità sembrano volersi distaccare invocando la necessità di un confronto al tavolo delle trattative, invitando a porre fine all’uso della forza armata per lasciare lo spazio a strumenti negoziali
La cronaca e le testimonianze del soccorso, effettuato dalla nave gestita in collaborazione da Medici Senza Frontiere e Sos Mediterranee. Sam Turner (Msf): “Ora abbiamo a bordo donne, uomini e bambini. Il più piccolo ha un anno”
A Lampedusa la conferenza stampa organizzata dalla Open Arms per dare conto della situazione a bordo della nave, ferma ormai da 9 giorni senza un porto di sbarco
Un assegno pre-natale, sin dai primi mesi della gravidanza per sostenere i costi legati all’attesa e alla nascita di un bebè. L’avvio, in fase sperimentale, di accessi gratuiti ai nidi, con priorità per le famiglie più in difficoltà o con disabili a carico.
La risposta a chi chiede di morire non è l’eutanasia o il suicidio assistito ma è fatta di vicinanza, ascolto, accompagnamento. Occorre inoltre garantire a tutti i malati terminali l'accesso a cure palliative e terapia del dolore. Ne è convinto lo psichiatra Tonino Cantelmi, che lancia l’allarme sul fenomeno emergente di persone con patologie mentali che in Italia chiedono di accedere a queste procedure all'estero