Dopo l'iniziativa referendaria di Veneto e Lombardia - anticipata dall'Emilia Romagna - la voglia di autonomia si sta facendo largo anche in Liguria e Piemonte. Ma le regioni del Sud non stanno a guardare: anche se non c'è ancora nulla di concreto Puglia e Campania appaiono pronte ad agire.
Definito l’accordo sulla collocazione del nuovo ospedale cittadino, rimane però aperto più di un interrogativo sul futuro di un comparto che per la città vale oltre un miliardo di euro l’anno e che è rimasta l’unica vera “grande fabbrica” padovana sopravvissuta alla crisi. Ma dopo Verona, ora anche Treviso cerca di sfruttare a suo vantaggio una paralisi di anni.
Lotta alla povertà, occupazione per i giovani, pensioni, rimodulazione della pressione fiscale. L'avvio della campagna elettorale vede sul piatto promesse per 130 miliardi di euro. Cui se ne aggiungono altri 140 se verrà abolita la legge Fornero. Dove si trovano le risorse? Il Presidente Mattarella ha chiesto realismo ai politici, ma le premesse appaiono diverse.
Il Poliambulatorio Arcella ha introdotto il servizio "Giocatori noti", il cui obiettivo è, mantenendo l'anonimato del paziente, creare un percorso di terapia per superare la dipendenza dal gioco d'azzardo.
Video lottery, gratta e vinci e scommesse sportive sempre più in ascesa tra i giovani. Secondo Graziano Bellìo, direttore del serd di Castelfranco Veneto e consulente scientifico del piano regionale del Veneto, è necessario diversificare e personalizzare gli interventi per poter adottare una metodologia specifica a secondo degli utenti.
Un programma insoddisfacente anche se presenta due punti accettabili: è il commento di Maurizio Fiasco, presidente dell'associazione Alea, alla luce dell'accordo sul riordino del gioco d'azzardo in Italia. Secondo il professore ci sono lacune tra i diversi sistemi di gioco e l'introduzione della tessera sanitaria, se non adeguamente correlata da sanzioni penali, può portare a un database con numerose informazioni personali.
Un piano massiccio di 5,3 milioni di euro per il primo piano di prevenzione e contrasto al gioco patologico: la regione Veneto, attraverso campagne di sensibilizzazione, promozione ed educazione, vuole mettere in piedi un sistema ramificato per arginare quella che, secondo l'assessore regionale ai servizi sociali, Manuela Lanzarin, è una vera e propria emergenza.Sulla Difesa di domenica 24 settembre, un approfondimento con la voce degli operatori, dei servizi di prevenzione e della regione, all'indomani della presentazione del nuovo piano regionale e del tavolo governo-regioni per la riforma del settore.