Due inchieste condotte in Corea del Sud e in Texas convergono su una conclusione: le donne sarebbero “phone addled” (letteralmente “confuse dal telefonino) più degli uomini. Si tratta di una vera e propria mutazione antropologica con la quale anche i governi nazionali e le grandi aziende stanno cominciando a fare i conti. Tanto che stanno nascendo veri e propri centri di riabilitazione per donne e uomini schiavi del telefono.
È usato regolarmente ogni giorno da 800 milioni di persone in tutto il mondo. Svolge quasi ogni funzione conosciuta nel campo delle relazioni umane ed è semplicissimo da usare. L’applicazione è disponibile in varie lingue, compreso l’italiano, ma è nata in Cina e sono i cinesi ad averne decretato il successo.
Sono tanti i missionari che usano blog, newsletter o i social network per parlare delle loro attività o denunciare situazioni di ingiustizia, conflitti in corso, nei Paesi in cui operano. Oppure sono le reti amicali in Italia che ne curano i profili. Alcuni consigli per una missione sempre più "social", con un obiettivo: fare rete.
Un giornalista americano, Lance Ulanoff, caporedattore di “Mashable” ed esperto di tecnologie e di social media, con un lungo articolo pubblicato in occasione dell’inizio delle vacanze scolastiche, ha provato a dettare alcuni semplici consigli. Il più importante: che gli adulti si ricordino di dare il buon esempio!
L'industria del giornalismo internazionale non poteva rimanere fuori dai loro infiniti appetiti. Google, per esempio, in Europa ha lanciato “Digital News Initiative”, una gara per l'innovazione che è aperta a tutti gli editori europei. Sul tavolo ha messo finanziamenti ingenti, circa 150 milioni di dollari. I fondi vengono elargiti arbitrariamente a quelle iniziative editoriali che dimostrino una capacità innovativa di far girare un numero maggiore di contenuti nel motore di ricerca di Google. Facebook ha lanciato nel frattempo una nuova applicazione che agevolerà la pubblicazione istantanea di articoli e di notizie
In venticinque anni, la realtà virtuale non ha prodotto risultati paragonabili alle attese e il settore dei videogiochi è l'unico che ha tratto i maggiori vantaggi. Meno noti sono i risultati di questa tecnologia nel settore della formazione a distanza o dell'industria dell'energia. Adesso anche la medicina sta cominciando a testare le possibili applicazioni nei trattamenti terapeutici più complessi.
Secondo un articolo apparso su “New Republic”, Instagram è dedicato alle tendenze di moda e alla ricchezza; Vine è lo strumento social di attori, ballerini e comici; Facebook è un posto dove è impossibile nascondere la propria identità. “Il posto più amato dagli adolescenti è quindi un altro. Si tratta di Tumblr, la rete social più cool per gli adolescenti di tutto il mondo”.
Lo scorso 9 febbraio si tenuta è la Giornata mondiale per la sicurezza in Rete. Secondo una recente indagine dell’Istat tra i ragazzi utilizzatori di cellulare e/o Internet, il 5,9% del campione denuncia di avere subìto ripetutamente azioni vessatorie tramite sms, e-mail, chat o sui social network. Le ragazze sono più di frequente vittime di cyber-bullismo (7,1% contro il 4,6% dei ragazzi). Manca una reale attenzione alla sicurezza dei propri dati personali.
Secondo un sondaggio di “Business Insider”, l’applicazione più usata dai teenager è un servizio di messaggistica multimediale (testi, foto e video) che ha una caratteristica particolare: i messaggi, dopo un certo numero di secondi, scompaiono. Il “qui e ora” sembra essere diventato il primo (forse unico) comandamento delle giovani generazioni. Se si chiede ad un adolescente di compilare un elenco delle applicazioni preferite sul proprio telefonino, si scopre che Facebook non compare nella lista. Il social network più grande e potente del mondo, per gli adolescenti è già diventato noioso.