Mezzogiorno, tra Pnrr e autonomia differenziata. “Il Sud è in grado di reagire quando viene messo nelle condizioni di farlo”

“Il divario Nord-Sud è il riflesso di disuguaglianze tra cittadini presenti in un tutto il Paese, ma che al Sud sono più intense e persistenti”, spiega il docente di Economia politica all’Università della Basilicata. Pur non mancando “segnali di vitalità e di innovazione” rilevati dall’Istat nel “Rapporto annuale 2024”, il professore sottolinea che “tra le questioni nazionali che al Sud diventano emergenze c’è l’eccesso di flessibilità nel mercato del lavoro e la diffusione del lavoro povero”. Con il Pnrr “gli investimenti non sono arrivati dove ce ne era più bisogno”, aggiunge, spiegando che “non basterà a colmare i divari”. E l’autonomia differenziata, avverte, “indebolirà le politiche nazionali, renderà il Paese meno competitivo e causerà un aumento delle disuguaglianze tra cittadini”

Proteggiamo “quel” sogno di Europa

È significativo che il desiderio di un’Europa libera e unita sia nato su un’isola, Ventotene, dall’esperienza del confino di Altiero Spinelli e dei suoi compagni. In un contesto di profonde divisioni e conflitti, essi avevano compreso il potere rivoluzionario della parola "insieme", unico orizzonte possibile per il cambiamento

Questi giovani d’oggi… risposta ad Ultimo

Ci sono tanti giovani che ci credono ancora alla possibilità di rinvenire il senso e di spendersi per qualcosa, e sono questi a cambiare il mondo, un pezzetto alla volta. Personalmente ho la fortuna quotidiana di incontrarne, e forse anche il privilegio di contribuire a riaccendere in non pochi di loro la scintilla di desideri grandi e belli e veri. Ragazzi e ragazze che se lo bevono pure il vino con gli amici, come fa Ultimo con i suoi, ma che non fanno di questo l’alternativa a farsi carico del dovere di trovare la propria vocazione specifica ad amare

Caro Niccolò, siamo più vicini di quanto sembri

Ho avuto la grazia d’incontrare nella mia vita un percorso spirituale che mi ha preso sul serio sin da quando ero giovanissimo, guidato da un sacerdote e frequentato da centinaia di ventenni romani, come noi. Mi sono fidato della possibilità di potermi fermare e fare silenzio, per ascoltare quanto avevo nel cuore, sperimentando, forse, l’unica vera forma di libertà. Sto facendo esperienza, che nel suo amore, Dio ci ha fatto liberi, così liberi da non imporre Lui stesso un senso nella realtà ma lasciando a noi la scelta (libera?) di darlo noi stessi, il senso alla realtà. Quindi, se ci va, possiamo scegliere di dargli il senso che Dio desidera. Ma come fare? Il modo mi sembra semplice: aprendoci alla possibilità che Dio esista e che ci ami. Il resto lo farà Lui. Tanti giovani lo fanno, lo stanno facendo, accettando di lasciare spazio a quel desiderio che recalcitra dentro al cuore. Vuoi provare?

Dopo il maltempo di questi giorni, non chiamiamole più emergenze

Maltempo L’ultimo nubifragio è un “invito” a insistere sulla prevenzione che richiede scelte che non possono essere messe continuamente in discussione. Prevenzione, questa (quasi) sconosciuta Francesco Veronese con il suo libro Acque di Padova. Nodi da sciogliere analizza la situazione di un territorio intrecciato dai fiumi, e sospeso tra siccità e piene, due minacce in antitesi