Un altro gesto di estrema violenza. Ancora una volta dei ragazzi, di cui uno di soli 13 anni. Vittima, un senza tetto, un immigrato, che per uno stupido scherzo ha perso la vita, bruciando dentro l’auto che utilizzava come casa. Il fatto questa volta non è successo in una grande città, ma nel nostro Veneto carico di profonde tradizioni cristiane. E pone al mondo adulto profondi interrogativi.
L'invito del vescovo Claudio al settimanale diocesano in occasione dei suoi 110 anni: «Raccontate che è possibile ancora parlare di fraternità, di pace, di giustizia, di spiritualità, di fedeltà, di amore. Questo è lo sguardo profondo che la chiesa difende»
Ad Auschwitz c’era la neve, e il fumo saliva lento…», cantava Guccini nella famosa “Canzone del bambino nel vento”. Il fumo sale ancora ed è ben visibile, come dimostrano le recenti polemiche sull’infelice dichiarazione in difesa della razza bianca di Attilio Fontana, candidato del centrodestra alla presidenza della Lombardia.
Ci abbiamo lavorato più di un anno, a questa nuova Difesa, anche grazie all’aiuto di tanti amici. Adesso, eccola arrivare. Fragile e imperfetta, con sempre qualcosa da mettere a posto, con sempre un obiettivo rimandato a domani: un giornale, specie un nuovo giornale, è un po’ come le nostre vite – quelle di chi lo scrive giorno dopo giorno, quelle di chi giorno dopo giorno lo legge – e proprio per questo lo sentiamo parte di noi. Poco alla volta miglioreremo, ma intanto è qui, tra le nostre mani. Fisico, concreto, da toccare, piegare, sfogliare.
Un milione e 900 mila lavoratori che hanno verificato scambi di favori o denaro quanto meno inopportuni. Quasi 12 milioni che conoscono personalmente qualche “raccomandato”. E il 7,9 per cento delle famiglie è stato coinvolto direttamente in eventi corruttivi. Il recente report pubblicato dall’Istat restituisce l’immagine di un’Italia tutt’altro che vaccinata da Tangentopoli e, soprattutto, “geograficamente” perfino sorprendente nell’illegalità, sempre più evidente anche a Nordest.
Disciplina, una rete di contatti e affari che scavalca i continenti, tanti soldi e infiltrazioni nella politica: Federico Cafiero De Raho spiega le ragioni del "successo" della più radicata e potente organizzazione criminale italiana. Un "anti Stato" che sottrae risorse alle imprese e ruba il lavoro alle persone oneste. E la Chiesa? "Sta costruendo una cultura della legalità", vera arma contro i mafiosi.
Legambiente presenta il rapporto. Nel 2016 sono stati 25.889 i reati ambientali accertati su tutto il territorio nazionale: 71 al giorno, circa 3 ogni ora. La Campania in testa alla classifica regionale degli illeciti. Il Lazio è sempre la prima regione del centro Italia, la Liguria è la prima del Nord.
Un convegno del Siap ha fatto il punto sulle infiltrazioni della malavita nel territorio regionale. Tanto più pericolose perché oggi non serve più il controllo militare del territorio, né tantomeno pagano le azioni eclatanti: più utile infiltrarsi nell’economia con la propria forza economica. Ecco perché c'è bisogna di una nuova attenzione ai reati “spia”, dalle turbative d’asta alle truffe ai fallimenti societari, per poter risalire alle associazioni di tipo mafioso.
Il presidente di Libera parla di una Regione macchiata d’infiltrazioni criminali. Ma in questa terra veneta che gli ha dato i natali, una nuova rivoluzione al femminile si sta opponendo alla mafia, pronta a farsi veicolo di legalità e giustizia per amore dei figli.