Gisèle e le ferite da cui iniziare un cammino nuovo

Gisèle è stata privata della sua libertà. Non ha vissuto una donazione piena ed ilare, è diventata oggetto di spreco, donna da usare e ri-usare, demolendo così la Bellezza della berachà e l’inno di gioia e di gratitudine al Creatore. Non una volta, e sarebbe già uno sfacelo vergognoso, ma per anni e anni. Su di lei ricadeva la viltà, l’inganno e la sporcizia. L’uomo e la donna possono dirsi tali quando affondano in una simile melma?

Le democrazie scricchiolano. Tempo di domandarsi perché

Avanzano nel mondo sistemi politici autoritari, mentre in quasi tutti i Paesi europei si rafforzano i partiti sovranisti e anti Ue. Nel vecchio continente, dove Putin affascina molti leader e milioni di cittadini, ci sono casi eclatanti, per quanto differenti tra loro: i più recenti sono quelli di Romania, Germania, Francia... Ci si può rassegnare al tramonto dei valori democratici?

Lavoro. Bruni (economista): “In Italia non è troppo in salute, c’è un crescente malessere”

“Bisogna guardare dentro i dati macro, diversamente ci dimentichiamo del benessere dei lavoratori che è molto più importante dei numeri”, ammonisce il docente: “L’impressione che abbiamo è che lo stress dei lavoratori, la loro insoddisfazione e, soprattutto, la mancanza di senso del lavoro sono malesseri e povertà nuovi che si associano ad uso di farmaci, ansie, fragilità…”. E se oggi “le imprese rispondono alle rendite e ai dividendi”, è necessario “parlare di più di economia, di finanza perché sono realtà troppo importanti per lasciarle soltanto agli economisti e ai finanzieri. Dobbiamo tutti riappropriarci di pezzi di vita che sono fondamentali per il bene comune”

Marco Erba: per educare più don Bosco e meno Machiavelli

Insegnante, scrittore di successo, Erba riflette a voce alta su alcuni aspetti essenziali della vita, sulla speranza – il tema del prossimo Giubileo –, sul rapporto tra mondo adulto e giovanile. “L’amore – afferma – è sempre un dono, mai possesso, perché si basa sulla libertà”. E aggiunge: “Credo che il Vangelo abbia tantissimo da dire sull’analfabetismo affettivo dei giorni nostri”.