L’Altopiano dei Sette Comuni permette di scegliere tra un’incredibile varietà di escursioni con tematiche che spaziano dalla storia della Grande Guerra alle tradizioni cimbre, passando per le peculiarità naturalistiche e panorami a 360 gradi sull’ambiente circostante; la passeggiata sul monte Longara (anche detto Ongara) offre tutte queste possibilità.
Quarta tappa degli itinerari tra “pietre e fede”. Dopo aver esplorato i Colli Euganei e il territorio a sud di Padova, è ora di fare il nostro ingresso a Padova città per scoprire il reticolo capillare di luoghi di fede che ancora oggi vive, seppur sotto mentite spoglie.
I Colli Euganei si stagliano imponenti nel cuore della Pianura Padana, riconoscibili da tutti per la loro forma conica e ordinata, composta di cime isolate e dolci pendii; il motivo di questa conformazione particolare va fatto risalire alla loro origine geologica.
Terza tappa degli itinerari tra “pietre e fede”. Dopo aver esplorato i Colli Euganei – nei numeri del 16 giugno e 21 luglio – è il momento del territorio a sud di Padova.
Il monte Rite è una cima situata nel cuore delle Dolomiti Bellunesi, tra Cadore, Val Zoldana e Valle del Boite; si tratta di una meta perfetta per gli escursionisti, in quanto permette, con una camminata non troppo impegnativa, di raggiungere un punto panoramico tra i migliori delle montagne venete, senza tralasciare il valore storico, ambientale e culturale dell’intero itinerario.
Dopo le “vette” di un mese fa, scendiamo ai piedi degli Euganei, luogo prediletto dai monaci nel Medioevo che mantiene questa sua vocazione anche nel terzo millennio.
L’anello intorno a Castel Malera, passando per Cima Trappola, è uno dei sentieri più interessanti del Veronese, per via dei panorami mozzafiato, ma anche per le numerose peculiarità storiche e naturalistiche che si incontrano durante il cammino.
In questo primo itinerario tra pietre e fede, ci spingiamo sulle cime dei Colli Euganei dove nacquero – e in alcuni casi tutt’ora esistono – luoghi di spiritualità unici nel loro genere.
L’Ecomuseo Cimbro dei Sette Comuni è una rete di mobilità dolce che si sviluppa a Rotzo, il più piccolo e antico borgo dell’Altopiano dei Sette Comuni; si tratta di un insieme di percorsi escursionistici che si pongono come obiettivo il racconto delle radici storiche del territorio attraverso i luoghi più importanti del paese e la toponomastica cimbra ancora viva e presente (i cimbri sono una minoranza linguistica giunta sull’Altopiano tra il 10° e il 12° secolo attraverso migrazioni di coloni tedeschi dal sud della Germania).