Una porta santa, perché la galera non diventi tomba

Quella mattina, aperta la “Porta della misericordia” del carcere, lo sguardo di chi stava dietro era tutto chino a spiare ciò che poteva nascondersi in quell’aprirsi faticoso per le mani del vescovo Claudio.Perché una porta, dietro il ferro e il cemento delle galere, non è mai solo una porta. È una metafora, un bisbiglio, una confidenza. Quand’è chiusa è prigionia, quand’è aperta è libertà, quand’è inchiodata è ergastolo. Quand’è socchiusa è speranza: la più eccitante forma di seduzione dell’umano.Per leggere il servizio iscriviti gratuitamente al sito.

Sugli scogli di Lampedusa, la “porta d’Europa” dona misericordia

Domenica 17 gennaio, nel giorno in cui la Chiesa ha celebrato la Giornata del migrante e del rifugiato, a Lampedusa italiani e stranieri, insieme, hanno vissuto il loro speciale Giubileo della misericordia. Il cardinale Francesco Montenegro, arcivescovo di Agrigento, ha benedetto la “Porta d’Europa”, un’opera d’arte realizzata sugli scogli di Lampedusa e che adesso è luogo giubilare.

Più di un milione di presenze a Roma per il primo mese del Giubileo

Nonostante il clima di paura dopo gli attentati di Parigi, nel primo mese del Giubileo si sono riversati a Roma più di un milione di persone. Monsignor Rino Fisichella: "Partecipazione in crescita". Il questore Nicolò D'Angelo: "La Capitale ha risposto bene ai giorni di massina allerta e la gente non si è chiusa in casa". Centinaia di milioni di fedeli hanno attraversato le Porte Sante di tutte le cattedrali del mondo. Il 30 gennaio la prima "udienza giubilare". Attesa per le reliquie di Padre Pio a San Pietro. Il 10 febbraio il Papa darà il mandato ai "missionari della Misericordia".

La Porta Santa della Carità all’Ostello della Caritas: un invito a sentirci anche noi “scartati”

Alle 16.25 il Papa ha varcato la Porta Santa della Carità nella struttura della Caritas adiacente alla stazione Termini. Messa in forma privata con i 200 ospiti dell'Ostello "Don Luigi Di Liegro" e della Mensa "Giovanni Paolo II". Nell'omelia, pronunciata interamente a braccio, il Papa ha auspicato che il Giubileo possa "aprire il cuore" ai romani e possa dar loro la grazia di "sentirsi scartati". "No" a lusso, potere, ricchezze, sufficienza, vanità, orgoglio. "Sì" all'umiltà, alla povertà e al Dio "nascosto" nei bisognosi, negli affamati, negli ammalati, nei carcerati.

Una, cento, mille Porte sante. Ma la Porta è solo Lui

Il gesto con cui Papa Francesco ha indicato come "porte sante" del Giubileo della Misericordia tante porte in giro per il mondo, nelle Chiese e nelle carceri, è potente e semplice. Ha preso un segno e lo ha strappato dalla ritualità che tende a velare tutti i segni, anche importanti. E ne ha richiamato il significato.

«Un giubileo da vivere nella testimonianza quotidiana»

Alla vigilia dell'apertura della Porta della misericordia nella Cattedrale di Padova, il vescovo Claudio riflette sul senso del giubileo e sullo stile con cui la chiesa diocesana intende viverlo. Saranno cinque le porte sante: oltre alla Cattedrale, quelle della Basilica del Santo (si apre il 20 dicembre), del santuario di Terrassa Padovana (apertura l'11 febbraio), del santuario di San Leopoldo (apertura il 17 febbraio). E quella del carcere Due Palazzi, che il vescovo aprirà domenica 27 dicembre.Per leggere l'intervista iscriviti gratuitamente al sito.