Quella mattina, aperta la “Porta della misericordia” del carcere, lo sguardo di chi stava dietro era tutto chino a spiare ciò che poteva nascondersi in quell’aprirsi faticoso per le mani del vescovo Claudio.Perché una porta, dietro il ferro e il cemento delle galere, non è mai solo una porta. È una metafora, un bisbiglio, una confidenza. Quand’è chiusa è prigionia, quand’è aperta è libertà, quand’è inchiodata è ergastolo. Quand’è socchiusa è speranza: la più eccitante forma di seduzione dell’umano.Per leggere il servizio iscriviti gratuitamente al sito.
Domenica 17 gennaio, nel giorno in cui la Chiesa ha celebrato la Giornata del migrante e del rifugiato, a Lampedusa italiani e stranieri, insieme, hanno vissuto il loro speciale Giubileo della misericordia. Il cardinale Francesco Montenegro, arcivescovo di Agrigento, ha benedetto la “Porta d’Europa”, un’opera d’arte realizzata sugli scogli di Lampedusa e che adesso è luogo giubilare.
All'apertura della Porta della misericordia in carcere lo scorso 27 dicembre, c'era anche lui, Gaetano, detenuto nella sezione di media sicurezza, che è stato invitato a raccontare la sua conversione insieme ad altri tre carcerati.
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Nonostante il clima di paura dopo gli attentati di Parigi, nel primo mese del Giubileo si sono riversati a Roma più di un milione di persone. Monsignor Rino Fisichella: "Partecipazione in crescita". Il questore Nicolò D'Angelo: "La Capitale ha risposto bene ai giorni di massina allerta e la gente non si è chiusa in casa". Centinaia di milioni di fedeli hanno attraversato le Porte Sante di tutte le cattedrali del mondo. Il 30 gennaio la prima "udienza giubilare". Attesa per le reliquie di Padre Pio a San Pietro. Il 10 febbraio il Papa darà il mandato ai "missionari della Misericordia".
Con l'inizio del Giubileo straordinario della Misericordia, si stanno scaldando i motori del progetto "Ospitalità misericordiosa", promosso dal portale www.ospitalitareligiosa.it, che ha l'obiettivo di aprire gratuitamente le porte delle strutture di ospitalità religiose e laiche a pellegrini in difficoltà economica. C'è anche una famiglia che ha messo a disposizione la propria casa.
Alle 16.25 il Papa ha varcato la Porta Santa della Carità nella struttura della Caritas adiacente alla stazione Termini. Messa in forma privata con i 200 ospiti dell'Ostello "Don Luigi Di Liegro" e della Mensa "Giovanni Paolo II". Nell'omelia, pronunciata interamente a braccio, il Papa ha auspicato che il Giubileo possa "aprire il cuore" ai romani e possa dar loro la grazia di "sentirsi scartati". "No" a lusso, potere, ricchezze, sufficienza, vanità, orgoglio. "Sì" all'umiltà, alla povertà e al Dio "nascosto" nei bisognosi, negli affamati, negli ammalati, nei carcerati.
Il gesto con cui Papa Francesco ha indicato come "porte sante" del Giubileo della Misericordia tante porte in giro per il mondo, nelle Chiese e nelle carceri, è potente e semplice. Ha preso un segno e lo ha strappato dalla ritualità che tende a velare tutti i segni, anche importanti. E ne ha richiamato il significato.
Alla vigilia dell'apertura della Porta della misericordia nella Cattedrale di Padova, il vescovo Claudio riflette sul senso del giubileo e sullo stile con cui la chiesa diocesana intende viverlo. Saranno cinque le porte sante: oltre alla Cattedrale, quelle della Basilica del Santo (si apre il 20 dicembre), del santuario di Terrassa Padovana (apertura l'11 febbraio), del santuario di San Leopoldo (apertura il 17 febbraio). E quella del carcere Due Palazzi, che il vescovo aprirà domenica 27 dicembre.Per leggere l'intervista iscriviti gratuitamente al sito.
Papa Francesco alle 11,10 ha varcato la soglia della Porta Santa. Dopo di lui il Papa emerito Benedetto XVI, che poco prima aveva abbracciato fraternamente. La Festa dell’Immacolata come paradigma dell’Anno giubilare. “Non abbiamo paura”, ripete il Papa nel Giubileo celebrato ai tempi dell’Isis.