Il sito della Conferenza episcopale ha messo on line una sintesi curata da Pierre-Marie Carré, arcivescovo di Montpellier e vice-presidente. L’aumento dei divorzi pone il problema delle seconde nozze ed emerge la proposta di ispirarsi alla pratica della chiesa ortodossa. La sollecitazione ad «aiutare i genitori che hanno un figlio omosessuale, a vivere questa situazione con un atteggiamento giusto».
Parla il cardinale Walter Kasper a cui è stato affidato il compito di tenere ai cardinali riuniti in concistoro la relazione introduttiva sul tema della famiglia: «Non è immaginabile che se uno cade in un buco, non c’è nessuna uscita. Questa immagine non è conciliabile con la misericordia». A riguardo del Sinodo: «Ci sono attese buone ma anche esagerate. Speriamo che il papa possa fare qualcosa».
Inviato a Roma un documento di 34 pagine. Sottolineato il distacco crescente fra la dottrina e la prassi ordinaria di singoli credenti e famiglie. Rivalutazione e comprensione del tempo prima del matrimonio. Sui sacramenti ai divorziati s'invoca «di tradurre in pratica la pastorale della misericordia e creare luoghi dove possa essere proposta e vissuta».
Piena condivisione sull'importanza del matrimonio sacramentale e sull'educazione cristiana dei figli, ma difficoltà ad accettare la dottrina della chiesa su famiglia, matrimonio e omosessualità. Una maggioranza di circa il 60 per cento sostiene il riconoscimento e la benedizione da parte della chiesa delle coppie omosessuali. Disaccordo profondo sul divieto dei metodi artificiali di contraccezione.
Nel documento della Conferenza episcopale tedesca la distanza fra la chiesa e i fedeli su convivenze prematrimoniali, controllo delle nascite e contraccezione. L'esclusione dai sacramenti dei divorziati risposati percepita come «una discriminazione ingiustificata e una crudeltà». Sì al riconoscimento giuridico delle unioni omosessuali e la loro parità di trattamento rispetto al matrimonio «come un comandamento di giustizia».