Al momento, il ministro degli Esteri, Gentiloni, parla di italiani feriti coinvolti negli attentati; Tajani, vicepresidente del Parlamento europeo, consiglia invece ti utilizzare i telefoni di casa perché le linee sono intasate
Matteo Lazzarini, veneto, ma da anni residente a Bruxelles, questa mattina è andato a lavoro senza prendere la metro che passa dalla fermata Maelbeek, luogo di una delle tre esplosioni e vicino ai palazzi delle istituzioni europee. «Fino a questa mattina, la gente non aveva paura».
Stefania Piccinelli, cooperante del Gruppo di volontariato civile, si trova a Bruxelles per seguire il vertice europeo sui migranti. «Sentiamo le sirene, e se guardo fuori dalla finestra vedo pochissima gente in giro e tanti elicotteri sopra le nostre teste».
Fondazione Migrantes: «La sicurezza oggi non è a rischio per l’arrivo di persone che hanno visto le loro case e la loro vita distrutta da bombardamenti e da violenze, ma da un terrorismo irrazionale». Il deputato Pd, Khalid Chaouki: «Musulmani offesi per la bestemmia che viene fatto in nome del loro Dio»
Il presidente del Consiglio europeo condanna gli attacchi a Bruxelles e chiama l'Unione europea a rimanere unita e solidale per sconfiggere la paura del terrorismo. Costernazione e angoscia da parte dei vescovi del Belgio, mentre dalla Comunità ebraica italiana arrivano messaggi di vicinanza