Pubblichiamo l'omelia pronunciata dal vescovo Claudio Cipolla in occasione del giubileo della vita consacrata, celebrato in Cattedrale lo scorso 31 gennaio, e il saluto di ringraziamento dei religiosi e delle religiose della diocesi a mons. Giuseppe Padovan al termine del suo incarico di vicario episcopale.
La prefazione a firma di Timothy Radcliffe, a suo tempo Gran Maestro dei Domenicani, spazza la strada e la spiana portandola altrove: nel regno della libertà, senza infingimenti “questo libro racchiude conversazioni meravigliose”. Dalla Confederazione benedettina all’Ordine Cistercense, passando per Carmelitani, Gesuiti, Frati Minori, Frati predicatori, Fratelli Maristi, Fatebenefratelli, Salesiani, Orionini e Verbiti, Paolini e Legionari di Cristo, per finire con l'Unione dei superiori generali.
I religiosi fratelli sono laici che scelgono di appartenere a un Istituto di vita consacrata mediante professione pubblica o privata dei consigli evangelici, attraverso il voto, il giuramento o la promessa, impegnandosi a vivere un carisma specifico. 133 i religiosi di 21 congregazioni che si sono riuniti a Roma sotto lo slogan "Tutti siamo fratelli" per ribadire l’attualità di una vocazione caratteristica della Chiesa. L’impegno nel campo dell’insegnamento, della salute e delle missioni. I riconoscimenti internazionali per l’attività a favore dei più bisognosi.
Due religiose - Amada e Karla - vivono a Lannavaara, nella Lapponia svedese. Silenzio e freddo fanno da sfondo, per la gran parte dell'anno, a una vita scandita dai salmi e da qualche attività artigianale. «La gente ci ha accolte e ora viene in monastero a bere un caffè e meditare la Parola». Per la messa a volte bisogna percorrere 450 chilometri. Ma alla congregazione degli Agnelli di Maria i "miracoli quotidiani" non mancano mai.Continua la lettura nel nostro canale dedicato all'anno della vita consacrata.
Da Papa Francesco la pista da seguire: "Uscite dal vostro nido verso le periferie dell'uomo e della donna di oggi! Per questo, lasciatevi incontrare da Cristo. L'incontro con Lui vi spingerà all'incontro con gli altri e vi porterà verso i più bisognosi, i più poveri". Un forte invito a contrastare i rischi della modernità che insidiano le comunità: dalla secolarizzazione all'imborghesimento.
La parrocchia alla periferia sud di Padova è connotata dalla presenza dei sacerdoti del Sacro Cuore fin dalla sua nascita. I religiosi collaborano anche con la pastorale giovanile e il centro missionario, oltre a sostenere le attività di parrocchie limitrofe. Da un anno Padova è anche la sede della Comunità per l'animazione e l'attività missionaria per l'intero istituto
Continua il nostro racconto dei religiosi che operano in diocesi di Padova in occasione dell'Anno della vita consacrata. Questa settimana facciamo tappa all'Opera pane dei poveri, esempio di una chiesa che ha le “periferie” come destinazione. Attiva dal 1897, l'opera nasce sull’esempio di sant’Antonio e solo nel 2014 ha erogato 32 mila buoni pasto. Oggi è guidata da padre Salvatore, suor Federica, suor Loredana e sette volontari laici.Per leggere l'articolo iscriviti gratuitamente al sito.
A Thiene, nell’istituto di via Corradini, si festeggiano i duecento anni della Piccola opera di santa Dorotea, nata dall’intuizione del beato don Luca Passi. Per leggere il servizio iscriviti gratuitamente al sito.
Offrono una testimonianza comune e una forma specifica propria dei fondatori. Non sono uguali a qualunque battezzato e neanche sono uguali tra loro. La loro esperienza evangelica è un potente antidoto contro la mediocrità, la superficialità, il consumismo, il secolarismo. Ovvero, nei confronti di quegli atteggiamenti che anestetizzano la vita cristiana.