Nuovi poveri e migranti nelle urne per l’Europa

Nella dichiarazione emessa il 20 marzo dai vescovi della Comece (Commissione degli episcopati della Comunità europea) un'agenda della crisi sociale del continente. È essenziale che i cittadini esprimano il proprio voto credendo nel futuro del processo europeo e con il desiderio di contribuire al suo successo.

I fantasmi del ‘900 sono ancora tra noi

Il parlamento europeo ha commemorato nella sede di Strasburgo – durante l'ultima sessione plenaria alla vigilia del suo scioglimento e del voto di maggio – la prima guerra mondiale. Tre attualissimi "insegnamenti": salvaguardare la pace come bene non negoziabile, rispetto del diritto internazionale e dello stato di diritto, coltivare la responsabilità e la solidarietà.

Dall’Ungheria l’ennesimo campanello d’allarme

Il premier uscente Viktor Orban si conferma. Il centrosinistra, mai in gara, si accontenta di aver superato il 20 dei consensi. I populisti della formazione estremista Jobbik, dalle simpatie neonaziste, forti di quasi un quinto dei voti magiari, confermano il successo delle nuove destre. Un nuovo avvertimento all'Unione europea in vista delle alleanze tra filoeuropeisti per far funzionare le istituzioni.

Contro il populismo, servono risultati

La Lega, pur di riconquistare terreno cavalca ogni possibile parola d'ordine o slogan che circola nei territori di pertinenza. Anche i più incongrui o irrealisti, come l'indipendentismo. Le forze "tradizionali" cambiano pelle e lo stesso presidente del consiglio scommette sulla frattura cambiamento/conservazione, molto più che su tutte le altre tradizionali, a partire da quella destra/sinistra.

Il nostro voto, perché l’Europa non deragli

Un invito forte e deciso a votare per il rinnovo dell’europarlamento, a sostenere il “progetto europeo” fondato sui principi di solidarietà e di sussidiarietà, e al contempo, a far sentire la voce dei cristiani sulla scena continentale. Sono gli elementi essenziali che emergono dalla dichiarazione dei vescovi europei, presentata a Bruxelles dal cardinale Reinhard Marx a nome della Comece, la Commissione degli episcopati della Comunità europea.

Sirene populiste a Praga e Bratislava

Scenari politici poco rassicuranti in Slovacchia e Repubblica Ceca. Da una parte la passata oppressione dell’identità nazionale slovacca, comporta una forte apertura da parte dei cittadini nei confronti dei cosiddetti “populismi sociali ed economici”. Nel futuro ceco, invece, si profila un derby tra populismo “morbido” e populismo “oltranzista".