Rapporto 2014 dell'Osservatorio del Politecnico di Milano. Prendono sempre più piede smartphone e tablet. Diminuiscono i giocatori abituali, passati da 700 mila a 640 mila. Prevalgono gli uomini (83 per cento), ma sono in crescita le donne, dal 14 al 17 per cento.
Potrebbe essere questione di giorni, o magari servirà qualche settimana in più. L’agenda del consiglio dei ministri è fitta di impegni, ma tra i provvedimenti attesi c’è anche un nuovo decreto legislativo sui giochi d’azzardo. E le anticipazioni non sono confortanti.
La campagna "Mettiamoci in gioco" esprime preoccupazione «per la direzione presa dal governo». Tra i punti critici, la cancellazione dell'autonomia di regioni e comuni per la regolamentazione. La richiesta: stanziare i 250 milioni annunciati, da utilizzare almeno in parte per le attività di prevenzione.
Il governo starebbe studiando un pacchetto di norme per limitare la diffusione delle slot machine, le cosiddette “macchinette mangiasoldi”, che nel nostro paese sono al momento circa 350mila (una ogni 170 abitanti, bambini compresi!). Ma non prima del 2017...
Le previsioni del ministero delle finanze: nel 2015 si attende di incassare 6,6 miliardi dal Lotto, 4,8 miliardi da "imposte gravanti sui giochi" e 480 milioni da lotterie e altri giochi. L'analisi del sociologo Fiasco: «Le previsioni saranno smentite».
Poste le basi per una nuova legge che regoli i giochi, ponga paletti alla pubblicità e tuteli i minori. Ma il 2014 è stato anche l’anno delle polemiche sulla campagna “Mettiamoci in gioco” e delle sponsorizzazioni delle imprese dell’azzardo agli eventi del non profit.
Blitz nella notte al senato. Uno degli emendamenti approvati dalla commissione bilancio alla legge di stabilità prevede che nel caso uno dei giochi registri una perdita della raccolta almeno del 15 per cento all'anno, il governo può adottare "ogni misura utile di sostegno". M5S: «Inaccettabile aiuto al Superenalotto».
Un ampio cartello di associazioni ha lanciato una Campagna nazionale di sensibilizzazione dell’opinione pubblica «decostruendo i messaggi illusori di vincite facili diffusi dall’industria dell’azzardo». Per non parlare del ruolo invasivo della criminalità che associa alla diffusione capillare delle slot-machine nel territorio, la pratica sempre più estesa dell’usura.
Mercoledì 29 il convegno del vicariato di Abano. Spronate anche dal vescovo Antonio Mattiazzo dopo la recente visita pastorale, le comunità cristiane intendono rivolgersi alla società civile per sensibilizzare sulla piaga del gioco e spronare le amministrazioni locali a far pressione sulla politica regionale e nazionale. Leggi e scarica il documento.