Anna Ziron è risultata prima all’edizione 2023 del premio “Giorgio Lago Juniores. Nuovi talenti del giornalismo”. 18 anni, originaria di Tribano, frequenta la quinta del liceo di scienze applicate dell’istituto Mattei-Cattaneo di Conselve. «Ho sempre avuto la passione per la scrittura». Al concorso Anna ha presentato un reportage narrativo, mescolando finzione e realtà, sul tema “Raccontare la guerra, una nuova arma accanto a quelle tradizionali”
«Ho visto stupri di massa su bambine della mia età e massacri di persone inermi. Ho visto uccidere e torturare. Ho visto ribelli supplicare di essere risparmiati e poi morire sotto i colpi di un fucile. E spesso quel fucile era il mio».
Huma è un progetto musicale padovano di Alberto Lincetto (1990) e Stefano Cosi (1991). L’originalità del sound e la particolare visione artistica li ha fatti notare sia in contesto nazionale che estero. L’ultimo lavoro è Selva e attinge a una passione comune, la montagna
La vita del dottor Antonio Busato non ci lascia indifferenti per diversi motivi: innanzitutto la sua esistenza è stata specchio della presenza del Signore, che ha plasmato la sua umanità vissuta soprattutto nell’ambito familiare e lavorativo.
Cent’anni fa, il 27 maggio, nasceva don Lorenzo Milani. Conosciuto come il priore di Barbiana – dove ha dato vita a una scuola aperta ai problemi del mondo – è citato da tutti e in tutti i contesti. Ma chi era realmente? La madre Alice Weiss, dopo la morte del figlio: «Se non si comprenderà realmente il sacerdote che Lorenzo è stato, difficilmente si potrà capire anche il resto di lui»
Don Massimo De Franceschi, da sempre appassionato di sport, negli anni ha raccolto intorno a sé un gruppo di persone con provenienze diverse – la “Compagnia dei pellegrini” – con cui percorre a piedi i sentieri d’Italia e non solo
Rigoni di Asiago festeggia i cento anni da quando, all’indomani del primo conflitto mondiale e del profugato, l’Apicoltura Rigoni vide la luce. Oggi i 200 dipendenti producono confetture e creme vendute in tutto il mondo
Sport “In” Veneto. A Padova esiste dal 2011 una società che mette in squadra ragazzi con disabilità intellettiva e sindrome di Down, generando relazioni e autonomia. E “grazie” al Covid ha stretto contatti anche con compagini come Nativitas e Unione Cadoneghe