La parrocchia di Cavino, il 27 giugno, ricorrenza del Sacro Cuore di Gesù, celebrerà il 20° anniversario di consacrazione della chiesa parrocchiale. «Un momento di riscoperta della fede e del valore di essere comunità di credenti» come sottolinea il parroco don Gianluigi Buischio. Anticamente il Cavino era una contrada di Arsego, identificata da un capitello con una statuetta della Pietà. Nel 1898 venne costruito un piccolo oratorio dedicato alla Madonna Addolorata. Nel 1914 nasce la curazia sussidiaria di Cavino, con territorio facente parte della parrocchia di Arsego e da essa dipendente, ma un con un sacerdote residente (curato). Dopo la prima guerra mondiale, nel 1919, fu costruita una nuova chiesa, nel luogo dove sorgeva l’oratorio, con manodopera gratuita da parte degli abitanti, inaugurata nel 1921 e dedicata al Sacro Cuore di Gesù. Nel 1927 Cavino divenne curazia autonoma, staccandosi da Arsego con un proprio territorio. Nel gennaio 1942 venne elevata a parrocchia, con primo parroco don Luigi Fabian, che già era curato dal 1938. Mentre tra il 1939 e il 1940 fu innalzato il campanile.
Durante il secondo conflitto bellico, dopo il bombardamento di Padova del marzo 1944, le salme di san Gregorio Barbarigo e del beato Giordano Forzatè vengono portate a Cavino, perché considerate più al sicuro e qui ospitate fino al 1946, creando un legame della parrocchia con san Gregorio Barbarigo a cui è intitolata la scuola materna, un altare in chiesa e una via del paese. L’attuale chiesa parrocchiale fu iniziata nel novembre del 1945, (di fronte a quella precedente) con il concorso della popolazione e inaugurata nel settembre del 1954, da parte del vescovo Girolamo Bortignon. Ha una facciata di mattoni rossi faccia vista, con un solenne portale d’ingresso ad arco. L’interno a navata unica, si presenta semplice e slanciato creando un senso di monumentalità. Vi è conservata la statuetta in terracotta della Pietà dell’antico capitello, la Madonna Addolorata del vecchio oratorio e la statua del Sacro Cuore della prima chiesa. Nel 2005 fu eseguito l’adeguamento liturgico dell’abside da parte di don Gianfranco Martinazzo, con nuovo altare in marmo e nuovo ambone, riutilizzando parte delle balaustre che vennero tolte e ampliando lo spazio presbiterale. L’ 11 giugno dello stesso anno vi fu la solenne dedicazione della chiesa e la consacrazione dell’altare, «… affinché sia sempre un luogo sacro e l’altare sia una mensa per il sacrificio di Cristo», vent’anni fa le parole del vescovo mons. Antonio Mattiazzo esortavano la comunità di Cavino a proseguire con la fede e la determinazione dei predecessori. Venerdì 27 giugno, festa del Sacro Cuore di Gesù, patrono della parrocchia, si celebrerà la messa solenne alle 20, animata dalla corale, presieduta da don Giuliano Zatti, vicario generale e la partecipazione dei sacerdoti e religiosi nativi di Cavino. Seguirà un rinfresco in collaborazione con il Circolo Noi e l’associazione Insieme a Cavino, presso il centro parrocchiale. Prima della celebrazione vi saranno delle visite guidate alla chiesa e alle sue opere alle 17.30 e 18.30.