Nelle tessere Acli degli ultimi anni, l’invito a spendersi per la pace è deciso come quello a non perdersi d’animo. Forse è anche per questo, come direttivo del circolo Acli di Cazzago di Pianiga, che abbiamo deciso di dare continuità al desiderio risvegliato di spenderci per la pace. Abbiamo inserito nel nostro programma una serie di incontri, testimonianze e azioni concrete che andassero in questa direzione. Nella ricerca di solide basi da cui partire, da subito ci è sembrato naturale individuare nella figura di don Tonino Bello l’esempio concreto di uomo, prete e vescovo che da sempre si era speso per i poveri, la giustizia e la pace: per i trent’anni dalla sua morte, abbiamo dato vita a un incontro per coinvolgere tutta la comunità parrocchiale e parlare di pace con don Nandino Capovilla e Paolo Dalla Rocca.
Grazie a Paolo da subito ci siamo spesi per sostenere il nuovo comitato “Rete per la pace della Riviera del Brenta” che si stava costituendo in quel periodo e oggi rappresenta un insieme operoso di attori che si spendono per la pace.
Il nostro impegno è continuato con numerose proposte sempre seguendo quello che è il nostro modo da aclisti di affrontare le situazioni: capire, approfondire/discernere e poi agire. Si sono susseguiti più incontri con il prof. Massimo Gomiero (storico e grande conoscitore del Medio Oriente) su temi forti della storia parlandoci di Shoah e Medio Oriente per comprendere come si fosse arrivati a una situazione così violenta e disumana in Palestina.
In occasione della marcia per la pace promossa dalle Diocesi di Padova e Venezia nel nostro territorio, abbiamo organizzato una serata di approfondimento sul tema: “Quale intelligenza per la pace – più buoni ma anche più intelligenti per costruire la pace”, mentre alcuni componenti del direttivo hanno partecipato ad “Arena di pace” nel 2024 con la presenza di papa Francesco. Abbiamo promosso, anche nel nostro territorio, un momento di preghiera organizzato dal Mean (Movimento Europeo Azione Nonviolenta) assieme ad altre persone partecipanti dall’Italia e dall’Ucraina.
Infine abbiamo aderito, come Circolo, alla campagna “Ministero della pace – Una scelta di Governo” rafforzando ulteriormente i legami con il coordinamento Rete per la pace e portando nel territorio, a marzo di quest’anno, Laila Simoncelli e Paolo Bergamaschi per condividere nel territorio l’idea che la pace va costruita e non imposta con la guerra. Basta con il ministero della Difesa, che ormai si è trasformato in un mistero della Guerra ma diamo spazio ad un ministero della pace, diamo spazio ai Corpi Civili di pace, diamo spazio alla convivenza delle persone centrata sul pluralismo e la tolleranza.
Ora come Circolo siamo impegnati con gioia, proprio in questa settimana dal 13 al 19 ottobre, ad accogliere una cinquantina di giovani dall’Ucraina e dalla Palestina. Già l’anno scorso abbiamo aiutato “Rete per la pace” nell’accogliere queste persone per fargli trascorrere un periodo sereno lontano dalla catastrofe della guerra che stavano vivendo in casa loro. Allora ci siamo spesi attivamente, abbiamo ospitato queste persone in alcune famiglie del territorio, anche della nostra parrocchia, le abbiamo incontrate in una toccante serata di convivialità dove abbiamo trovato il modo di ascoltare le loro testimonianze e il loro invito alla pace e alla fraternità.
Ci hanno ringraziato infinitamente per le attenzioni che gli abbiamo riservato in maniera reale e concreta però hanno anche suscitato in noi un grande senso di responsabilità: dopo averli conosciuti non potevamo più dire che non sapevamo, non pensavamo, non credevamo – no, ora la loro serenità, la loro felicità, la loro vita dipendeva anche da noi.