Mosaico | Sagre e FesteUna sagra per sentirsi sempre più comunità. È questo lo spirito e lo stile che animerà i sette giorni che dal 18 al 23 giugno vedranno la comunità di San Bonaventura a Cadoneghe in festa.
Un appuntamento tradizionale che nelle ultime edizioni si è rivestito di un’attenzione maggiore nella cura e relazione tra i volontari. Quest’anno una settantina, tra giovani e adulti. «Offrono il loro tempo con intelligenza e forza – afferma Nicola Visentini, vicepresidente del consiglio pastorale parrocchiale – Uno degli aspetti più belli di questo momento della vita parrocchiale è proprio il grande coinvolgimento di persone che donano un servizio in un periodo davvero intenso e concentrato. È un testimoniare lo stare nella comunità in modo gratuito».
La sagra è gestita da un comitato i cui rappresentanti, una coppia di sposi, sono presenti in consiglio pastoraleQuesto permette e garantisce uno scambio e confronto continuo. «Le linee guida e generali della festa vengono discusse in consiglio e poi il comitato si assume la traduzione e organizzazione concreta». Grande fraternità, quindi, e senso di servizio sono ciò che caratterizza la “macchina-sagra” a San Bonaventura. «Mi piace definirlo anche senso comunitario e gratuità del e al servizio – sottolinea il vicepresidente – C’è anche chi lavora tanto e non si vede mai, come ad esempio le signore che puliscono le pentole. Tutti i servizi, anche i più umili, vengono svolti con generosità. C’è un adoperarsi collettivo che ha coinvolto anche i più lontani».
La sagra si apre alle 18 con un momento di preghiera in chiesa«Proprio per sottolineare che è tutta una comunità che si mette in gioco. La chiesa, inoltre, resterà con le porte spalancate tutte le sere, con illuminato altare, ambone e Cristo Risorto. Sarà la prima cosa che vedrà e incontrerà chiunque arriverà alla nostra festa». Altri due i momenti celebrativi importanti: una sera alla messa delle 19 si ricorderanno gli anniversari di matrimonio e i vent’anni dell’associazione Fraternità e missione, e il 24 giugno, sempre alla sera, i volontari sono invitati per un momento di preghiera e festa. «In questo servizio sento sempre molto la comunità che cammina – aggiunge Visentini – È bello che chi passa in questi giorni respiri la bellezza di fare un servizio gratuito. Non siamo in sagra per un utile ma per fare comunione! La sagra non ci dev’essere per forza in una comunità: per noi è dire che ci teniamo alle persone, che vogliamo costruire relazioni significative, che sono poi il volto della chiesa. Perché? Perché Dio ci ama per primo ed è risorto».
La sagra prende avvio, quindi, giovedì 18 alle 18 con la preghiera in chiesa; alle 19 si apre lo stand gastronomico e il punto giovaniFino a sabato le serate prevedono proposte musicali. Domenica 21 alle 18 si terrà uno spettacolo di clown e magia per i bambini; e alle 21 “Acrobati sotto le stelle” con lanciatori di coltelli, contorsionisti e maghi. Lunedì 22 si svolgerà la prima edizione de “La Corrida. Dilettanti allo sbaraglio”. «Anche sul fronte spettacoli abbiamo adottato delle scelte, con proposte aperte a tutte le fasce d’età. Riproponiamo il Punto giovani, un lungo di aggregazione nel quale sia i volontari che gli “utenti” sono giovani; e lanciamo il Punto relax, la possibilità in salone di farsi fare un massaggio o bere una tisana rilassante».
