A Thiene, nell’istituto di via Corradini, si festeggiano i duecento anni della Piccola opera di santa Dorotea, nata dall’intuizione del beato don Luca Passi. Per leggere il servizio iscriviti gratuitamente al sito.
Duecento anni e non dimostrarliUn lampo che ha solcato il tempo; un soffio che ha ispirato e fecondato generazioni di anime con il suo carisma. Quello del beato don Luca Passi e delle “sue” Suore maestre di santa Dorotea. Sembra ieri che don Luca, sacerdote “contemplativo-apostolo” instancabile, a fronte di una situazione di forte degrado sociale e morale della società di fine Ottocento, sentì impellente la chiamata a un impegno spirituale e pastorale tutto speciale. Che era ed è carisma originale e quantomai attuale: nella passione per i giovani «onde formarli al buon costume» e trasmettere loro valori e “criteri di giudizio” necessari a una responsabile e completa maturazione umana e cristiana; nella cura della famiglia, prima “comunità educante” e condizione imprescindibile «alla formazione della vita, all’onestà dei costumi, alla pratica cristiana delle fanciulle»; nell’attenzione speciale alla donna, soprattutto se in giovane età, anello debole della famiglia e della società, allora come ora.
Allo scopo, don Luca istituì, nel 1815, giusti duecento anni orsono, la Piccola opera di santa Dorotea finalizzata al nobile e sempre arduo compito, tutto paolino, di dedicarsi al «guadagno del fratello» (1 Cor 9,19): «Mi sono fatto servo di tutti per guadagnare il maggior numero…» e a una pronta «lena a procurare la salute delle anime» (2 Cor 5,14): «La carità di Cristo ci sprona…». Approvata da Pio VII e condivisa personalmente dai papi successivi, la pia opera si spese, distinguendosi per passione e competenza, a “formare dei veri cristiani” e “risanare la famiglia”, in particolare a educare “le fanciulle”.
A duecento anni esatti di distanza, anche a Thiene, presso l’Istituto di santa Dorotea in via Corradini 15, si fa festa a partire da domenica 31 maggio, con una messa alle 10. Martedì 2 giugno, poi, si terrà una conferenza dal titolo, che è anche quello di una mostra, “L’Opera di santa Dorotea a Thiene” (alle 17); spettacolo teatrale, il 4 alle 20, offerto dal gruppo Scuola secondaria santa Dorotea; sabato 6, alle 19.30, si terrà un incontro musical-conviviale.
Dopo quel primo passo, nel 1815, don Passi fondò nel 1838 l’istituto delle Suore maestre come strumento pastorale al fine di diffondere il fuoco d’amor di Dio e con la convinzione che «chi non arde, non accende». Siamo al cuore della mission delle suore e dei Cooperatori della pia opera: promuovere la pratica del precetto evangelico vivendo in pienezza la correzione del fratello (Mt 18,15). Un carisma e un testimone, questo, che le suore dorotee hanno vissuto e declinato, nel tempo e di volta in volta, spendendosi in particolare su tre fronti pastorali: la famiglia, come centro vitale di relazioni e di valori umani e cristiani; la scuola, come luogo formativo didattico e soprattutto umano, centrato sulla persona, specie se fragile e indifesa; il territorio, come “terra di missione” vicina e lontana, da evangelizzare ma anche da contribuire a migliorare sul piano sociale e culturale.A partire dal territorio thienese dove le Dorotee, fin dal lontano 1880, sono state punto di riferimento per intere generazioni di maestre e maestri di scuola, di vita e di impegno sociale e politico.
