Cittadella, al Pozzetto sagra e parrocchia compiono 36 anni

Fino a mercoledì 3 al Pozzetto di Cittadella sarà grande festa per la 36a volta. Oltre alle molte attività, a uno stand gastronomico di grande rilevanza e alle attenzioni riservate a giovani e adulti, all'interno della sagra tutte le diverse realtà parrocchiali avranno il loro spazio per raccontarsi, tracciare un bilancio dell'anno trascorso e annunciare le novità per quello alle porte.

Redazione

Una sagra che ogni anno spegne lo stesso numero di candeline della sua parrocchia. È festa a Pozzetto da venerdì 29 agosto a mercoledì 3 settembre. Da 36 anni, la comunità nel comune di Cittadella si ritrova insieme al termine della pausa estiva.

La sagra si divide in due: all’interno degli ambienti della parrocchia da una parte gli adulti potranno gustarsi cucina tradizionale veneta e le note del liscio, dall’altra, invece, i più giovani si faranno conquistare da birra, panini e musica rock. «Non sono due sagre separate – precisa Flavio Bizzotto del comitato organizzatore – molti giovani infatti vengono nel “settore adulti” per ballare il liscio, mentre tanti adulti, appassionati di Vasco Rossi e di generi musicali più “moderni” non si perdono i complessi musicali formati dai ragazzi del posto. Questa divisione, che non è una divisione, ricorda la stessa realtà della nostra Pozzetto, nella quale giovani e adulti si mescolano nelle associazioni legate alla parrocchia».

A partire dalla polisportiva Pozzetto, che proprio il 2014 celebra il suo 25° compleanno e che è presente in sagra, con i suoi atleti e dirigenti, per prestare servizio nello stand gastronomico. «Sono ormai più di dieci anni – continua Bizzotto – che la nostra sagra ha raggiunto queste dimensioni. Prima avevamo un piccolo tendone, ora è davvero enorme». 75 metri di lunghezza, diviso in due “scompartimenti”: «45 metri di tavoli per mangiare separati da altri 25 metri di spazio per il ballo liscio. Gli ambienti sono divisi da una parete con una porta: la musica passa, ma non disturba, e così è possibile parlare con chi ti sta vicino».

Menù rinomato, all’interno del quale, oltre alle tradizionali grigliate, regna il pesce: «Abbiamo due tipi di fritture, una mista e una solo di anelli. Da quest’anno anche un piatto speciale con due capesante e tre scampi». Per gli amanti della carne sarà possibile ordinare anche spezzatino di musso, porchetta, roast beef e un’apprezzata tagliata di cavallo, ormai tra i piatti più richiesti. Niente più fuochi d’artificio la sera finale: per questo, alle 23.30 di mercoledì 3 settembre, ci si potrà consolare con un piatto di pastasciutta al ragù e una coppetta artigianale di gelato gratis.

E i gruppi parrocchiali durante la sagra si raccontano

Esattamente come a una fiera campionaria, che permette agli espositori di mettersi in mostra e far conoscere la loro attività, anche i gruppi della parrocchia di Pozzetto possono, durante la sagra, presentarsi alla comunità, illustrare i risultati dell’anno pastorale concluso e annunciare le novità previste per l’anno ormai alle porte.

Tra gli strumenti, oltre agli stand, alle strette di mano e ai racconti di queste serate in allegria, c’è il libretto, inviato casa per casa, con il programma della sagra e con un racconto appassionato da parte dei protagonisti dei gruppi. «Per cosa passerà alla storia questo 2014? Probabilmente la clamorosa sconfitta del Brasile ai mondiali in casa – scherzano gli scout – oppure, purtroppo, per la ripresa delle violenze in varie parti del mondo. Per noi scout, invece, il 2014 ci lascerà il gusto di un anno di sfide superate, di amicizie consolidate e speranze in divenire. Tante belle esperienze vissute, anche nella e con la comunità del Redentore, che ci hanno arricchito e messo un altro pezzettino di colore nella nostra vita». Aggiungono gli scout: «Sono tante le esperienze vissute quest’estate, dal Friuli al Trentino, dal Piemonte alla Toscana: innumerevoli incontri e gioiose nuove amicizie che ci aiuteranno ad aprire il nostro sguardo sulla vita, pronto poi a divenire servizio nella quotidianità con chi, nella nostra comunità del Pozzetto, vorrà condividere parte del nostro cammino».

Gli educatori dei giovanissimi invece osservano: «Più passavano le settimane e gli incontri, più la crescita, la maturità e l’unione fra i ragazzi aumentava, facendo emergere tra le fila del gruppo la personalità di ogni singolo ragazzo. Come educatori abbiamo puntato sulla qualità dei singoli incontri: questo ha permesso ai ragazzi di comprendere ancora più a fondo i loro valori nel rapporto con gli altri». E concludono, con un pizzico di ironica immodestia: «Le nostre menti laboriose hanno pensato per i ragazzi, nel periodo estivo, un camposcuola che possa ben rappresentare il percorso fatto durante l’anno, con un’esperienza di servizio e di volontariato a Roma presso la Comunità di Sant’Egidio».

Attivo più che mai anche il circolo Noi, giunto ormai all’undicesimo anno di vita: «Anni di volontariato ripagato con tanta soddisfazione da parte dei turnisti – scrivono i responsabili nel libretto – Il circolo è molto dinamico: si organizzano tornei di calcetto, pallavolo, e un pomeriggio di settembre dedicato interamente alle famiglie con l’iniziativa “Rimettiamoci in gioco”. Non mancano poi domeniche ricreative a tema culinario come feste delle focacce, porchetta, marroni…».

Nel libretto si racconta anche la bella realtà del gruppo coppie, composto da dieci famiglie, che si radunano una domenica al mese per approfondire con semplicità gli aspetti della fede. «Non siamo un movimento ecclesiastico – specificano gli accompagnatori – ma famiglie come tante che cercano Gesù, camminando insieme per incontrarlo nelle nostre case, sul posto di lavoro, nella vita di tutti giorni. In poche parole, facciamo comunità». E concludono: «Tutti hanno modo di portare i loro doni e talenti, sempre innumerevoli e meravigliosi da scoprire, in un clima di condivisione contraddistinto da grande capacità di ascolto sereno».

Presenti in sagra anche i volontari del gruppo missionario: «Proprio perché festa dell’intera comunità – scrivono – ci sembrava doveroso continuare ad allestire all’interno della sagra l’angolo delle missioni, per continuare a tenere vivo il legame con i nostri missionari nel mondo e proporre un’occasione di riflessione anche in questa ricorrenza». Per questo, in sagra, viene allestito il banco vendita di prodotti del commercio equo e solidale, di dolci fatti in casa e una mostra di manifesti che aiutano a riflettere sulle controversie legate ai mondiali di calcio in Brasile, in riferimento in particolar modo agli indios sfrattati a Manaus.

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