Colombia: servizi dell’Esercito spiavano 130 persone, tra cui ambasciatore in Vaticano. Padre De Roux, “necessaria riforma strutturale”

Mentre il 3 maggio scorso in Colombia è stato ricordato nella Giornata della Riconciliazione il massacro di Bojayá, dove un cilindro bomba delle Farc uccise nel 2002 settantadue persone, in maggioranza afro, che si erano rifugiate in una chiesa, esplode nel Paese lo scandalo per le intercettazioni illegali del servizio segreto legato all’Esercito, che sorvegliava così 130 politici di sinistra, giornalisti, ong e perfino l’attuale ambasciatore in Vaticano, Jorge Mario Eastman, che pure è vicino al presidente Duque.