Mosaico | Sagre e FesteNella piccola frazione del Veneziano, dal 17 al 19 e dal 24 al 26 luglio torna la festa dedicata alla “paella alla veneta maniera”. Una proposta inedita, che ha saputo conquistarsi un pubblico di affezionati clienti. Anzi, di amici
250 posti a sedere, tavoli con tovaglietta all’americana, tovagliolo di stoffa, piatti in ceramica e posate in acciaio, a richiesta prosecco in un secchiello di ghiaccio: questa è la festa della paella di Conetta, frazione di Cona, nel Veneziano, organizzata negli ultimi due fine settimana di luglio dalla pro loco. Dal 17 al 19 e dal 24 al 26 luglio Conetta si trasforma così in una sorta di ristorante con lo spirito però tipico della festa.
«In cucina vengono preparati piatti della tradizione veneta con ingredienti freschi e cotti al momento – precisa un referente della pro loco – E naturalmente il piatto forte è la paella, in versione rivisitata alla veneta. La festa in paese nel periodo estivo c’è sempre stata, ma era legata alla Madonna del Carmine. Volevamo caratterizzarci rispetto alle tante sagre estive e così da una decina d’anni abbiamo optato per puntare sul piatto spagnolo: quindi qualcosa di unico, che subito ci distinguesse, ma che allo stesso tempo fosse di origini umili, come la nostra gente e la nostra terra». Nasce così la “paella alla veneta maniera”, come la chiamano gli organizzatori, una rielaborazione di un piatto di carne e pesce con ingredienti culinari tipici della zona. Oltre alla paella il menu prevede anche la “rusticana”, un carrè di maiale intero, preso dalla cucina trentina con la variante della cottura ai ferri anziché in forno, branzino ai ferri, spaghetti allo scoglio o alle vongole, baccalà, frittura di pesce. Un mix vincente di ingredienti, colori e sapori che si ritrova anche nello spirito di chi la festa la organizza.
Quest’anno la manifestazione avrà anche il sapore del ricordo: «Alcuni mesi fa l’amica e cofondatrice Giovanna – raccontano i volontari della pro loco – ci ha improvvisamente lasciati. Siamo ancora un gruppo di persone “a misura umana”, la felicità di uno diviene il compiacimento di tutti, ma anche il dolore di uno diviene la tristezza del gruppo e proprio in questi giorni ci sembra impossibile non vederla arrivare allo stand in sella alla sua bicicletta. In questa edizione sarà quindi impossibile non ricordarla».
Nel corso degli anni il gruppo si è ampliato. Nato come semplice comitato cittadino di Conetta, otto anni fa ha deciso di strutturarsi e di dar vita al gruppo della pro loco per rendere ancor più efficiente l’organizzazione. «Nelle serate di punta della festa siamo più di un centinaio, di tutte le età, dai 6 agli 80 anni! Per noi però questa è, e deve rimanere, una festa di paese, con i suoi pregi e difetti, ma pur sempre una festa vera, non un business. Per questo ci teniamo ad avere dei prezzi contenuti e soprattutto a privilegiare il contatto con le persone. Questo spirito ha attirato anche molti soci da altri comuni non sempre limitrofi e al termine delle varie serate si cena tutti insieme».
La festa della paella alcuni anni fa ha superato anche l’esame di spagnolo: oltre, infatti, a essere frequentata da persone provenienti dalla provincia veneziana e padovana, il piatto forte della festa è stato assaggiato anche da un gruppo di turisti spagnoli che, incuriositi, si sono fermati e, dopo aver provato i piatti del menu caratteristici della tradizione veneta, hanno chiesto di assaggiare la paella. «Al termine della cena – affermano gli organizzatori – molto onestamente ci dissero che la loro era migliore, ma che in giro per l’Europa non avevano ancora avuto occasione di assaggiare un piatto rielaborato così interessante. Per noi fu un vero successo».
Lo stand gastronomico è aperto solo la sera e al termine della cena il programma prevede serate di intrattenimento danzante con varie orchestre provenienti da Veneto e Friuli Venezia Giulia. «Ci piace pensare che chi viene a trovarci è un amico e quindi cerchiamo di fargli trovare l’atmosfera di un’antica trattoria, dove i commensali discutevano con gli esercenti, come se fossero in una famiglia allargata. L’ingresso allo stand è controllato, nel senso che è un volontario, nelle vesti di cameriere, ad accompagnare le persone al tavolo seguendole poi durante la cena. I piatti non vengono portati tutti insieme rischiando di mangiarli freddi. Cerchiamo di rendere meno pesante l’attesa offrendo una fettina di sopressa e scambiando due parole. Abbiamo tavoli da 4, 6, 8 persone e poi una tavolata di 50 posti riservata alle comitive. Non è una sagra, ma una festa. E lo spirito vincente dei questa iniziativa è riassunto nella frase che spesso diciamo a chi ci chiede informazioni e dettagli: venite a trovarci, ma non da clienti, da amici!». Per avere maggiori informazioni sulla festa e conoscere il programma delle serate danzanti si può consultare il sito www.conetta.org oppure la pagina Facebook della pro loco.
