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Confagricoltura, nasce la sezione al femminile. Insieme per contare di più in agricoltura
Confagricoltura Nasce la sezione al femminile dell’associazione agricola a livello veneto
MosaicoConfagricoltura Nasce la sezione al femminile dell’associazione agricola a livello veneto
Contare di più in agricoltura. È questo uno degli obiettivi, ma non l’unico, di Confagricoltura Donna Veneto, la neonata sezione femminile dell’associazione agricola, battezzata ufficialmente a Padova in un incontro al quale hanno partecipato imprenditrici agricole da tutto il Veneto. Nella Regione, secondo i dati diffusi da Ismea nel 2024, le aziende agricole femminili sono 21.440, su un totale di 82.860. Una su quattro, quindi, è rosa. A crescere sono soprattutto le realtà condotte da giovani under 40, con un incremento del 5,4 per cento rispetto al 2023. A partire da questi dati, il fine dichiarato di Confagricoltura Donna è favorire lo sviluppo dell’imprenditoria femminile e delle pari opportunità nel settore agricolo, promuovendo la cultura d’impresa e valorizzando il ruolo etico, economico e sociale delle imprese condotte da donne, permettendo loro di dimostrare le proprie competenze nei settori dove la presenza delle donne è ancora esigua, facendo rete per crescere e sostenersi a vicenda. Presidente di Confagricoltura Donna Veneto è stata eletta la polesana Chiara Dossi, già a capo della sezione cereali alimentari di Confagricoltura Veneto, titolare di un’azienda cerealicola ad Adria. Padovane sono invece le due vicepresidenti: Valentina Lorenzin, che conduce l’agriturismo Corte d’acqua ad Abano Terme, e Catia Bolzonella, titolare dell’azienda vinicola Ca’ della Vigna a Selvazzano Dentro. A completare l’organigramma una giunta composta da altre otto imprenditrici agricole delle diverse province. «Da tempo – sottolinea Chiara Dossi – era sentita l’esigenza di dare vita a una sezione veneta di Confagricoltura Donna. Nel mondo agricolo la presenza maschile è preponderante e anche nel passaggio generazionale le donne non godono del sostegno della parte maschile anziana, nonostante rappresentino spesso la parte più creativa e innovativa dell’azienda. C’è, insomma, una certa resistenza nel concederci spazio». In realtà, alcuni settori agricoli vedono oggi una presenza femminile, ma sono un’eccezione. «La rappresentanza femminile cresce in maniera costante – spiega Dossi – in settori come l’agriturismo e il vitivinicolo, ma in altri segna ancora una certa diffidenza, come nel comparto cereali o in allevamento. Dobbiamo far sentire la nostra voce e dimostrare che possediamo capacità e competenze per destreggiarci in qualsiasi ambito».
Confagricoltura Donna esiste in Italia dal 2012, mancava una sezione nel Veneto, una delle regioni più vivaci nel settore rurale. In Regione i dati Ismea raccontano come un’azienda agricola su quattro sia gestita da una donna, con un incremento soprattutto tra le imprenditrici under 40. Il ricambio generazionale però favorisce i maschi.