Mosaico | Sagre e FesteSabato 19 e domenica 20 e da venerdì 25 a martedì 29 settembre, si svolge l'antica fiera di San Michele a Creola, la piccola frazione di Saccolongo.
Un tuffo nel passato ma con i piedi ben saldi nel presente. L’Antica fiera di san Michele, a Creola sabato 19 e domenica 20 e da venerdì 25 a martedì 29 settembre, è l’erede di secoli di storia: le radici sono quelle della civiltà contadina del Veneto degli antichi mestieri e della saggezza della terra, ma i frutti si riflettono nella vita della comunità, alla vigilia di un anno pastorale che vedrà Creola dotarsi finalmente del nuovo patronato e camminare sempre più insieme alla vicina Saccolongo.
«Da sette anni avevamo in mente di procedere con questo intervento, dato che l’attuale centro parrocchiale era inidoneo per molte delle nostre attività – spiega Luigi Rizzi del comitato organizzatore – ma abbiamo dovuto fare i conti con altre emergenze, come i lavori nella scuola materna e il tetto della chiesa. Finalmente, in ottobre inizierà la costruzione del nuovo patronato, pronto entro la fine del prossimo anno». Il nuovo centro potrà contare sul bar, su una sala polifunzionale per recite e spettacoli e su una vasta cucina. Intanto, però, la comunità si prepara a vivere questi giorni di festa, basata soprattutto sul lavoro di oltre sessanta affiatati volontari: «La Fiera di san Michele – osserva il parroco don Emilio Moro – è diventata l’occasione per ricordare alle nuove generazioni quali sono le nostre origini e quanta saggezza e quanti valori il “vecchio” porta con sé. È un momento di festa e di condivisione in cui la comunità può rafforzare la propria identità e manifestare la gioia dello stare insieme e di collaborare per il bene comune».
La messa solenne di domenica 20 settembre, alle 10.30, sarà l’occasione per celebrare il 60° anniversario di sacerdozio dell’ex parroco, don Giuseppe Benacchio, i 25 anni dall’arrivo a Creola delle religiose dell’Opus Mariae Reginae, e per ringraziare per l’operato di don Luigi Mazzucato, una vita per il Cuamm. Nei pomeriggi delle due domeniche di festa l’ormai affezionato trenino “Puffetto” accompagnerà i visitatori dal nuovo quartiere alla “Creola vecchia”, il centro cittadino fino alla metà del secolo scorso, per visitare l’oratorio di Santa Maria del Carmine, detto del Crivelli, ora proprietà comunale, e l’antica barchessa degli Armeni. Grazie alla pro loco, l’altra colonna portante dell’Antica fiera oltre alla parrocchia, sarà allestita in piazza anche quest’anno la Betoea dell’amicissia, la riproduzione di un’antica osteria veneta con polenta, renga, soppressa, musetto e il pane e schizzoto. Oltre alla Betoea sarà operativo a pieno regime anche lo stand gastronomico all’insegna della cucina casalinga e un’area per i giovani. Un mulino ad acqua funzionante servirà a ricordare l’importanza della lavorazione della farina con le macine per l’economia fluviale della Saccolongo di una volta. L’Antica fiera non sarebbe però la stessa senza la rievocazione di due pratiche tipicamente autunnali: domenica 20 settembre, alle 17, si terrà la “Spanociada”, la lavorazione del granturco dal campo fino alla tavola, sotto forma di invitante polenta.
Domenica 27, invece, alle 15.30, dopo la sfilata dei trattori e degli attrezzi agricoli, nel giorno del grande mercatino dell’antiquariato e dell’hobbystica, sarà possibile assistere sul piazzale della chiesa alla pigiatura dell’uva da parte delle donne. Il mosto sarà subito trasformato in sugoi, budino dolce che racchiude in sé le fragranze più invitanti dell’autunno. Per tutti i giorni della fiera saranno messe in mostra, oltre ai mezzi agricoli, anche una serie di affascinanti moto storiche. La festa si chiuderà martedì 29 settembre: alle 19, una messa solenne in onore di san Michele servirà a rinsaldare il legame tra Creola e il suo angelico patrono.
