“La priorità di riportare al centro delle scelte politiche e sociali la necessità di garantire ai lavoratori assoluta tutela in ambito di sicurezza si unisce alla fragilità del patrimonio storico e culturale della nostra città, che richiede sempre più attenzione e costante vigilanza”. È il commento di mons. Francesco Pesce, incaricato dell’Ufficio per la Pastorale sociale, del lavoro e della custodia del creato del Vicariato di Roma, dopo la morte di Octay Stroici, l’operaio rimasto coinvolto nel duplice crollo della Torre dei Conti, avvenuto ieri mattina, 3 novembre, ed estratto dopo undici ore di ricerche. “Il lavoro, dono di Dio, non deve mai diventare strumento di oppressione o causa di morte – sottolinea -. Ogni volta che accade, è tradita la missione dell’uomo nella creazione”. Il sacerdote esprime “gratitudine per l’instancabile servizio degli uomini del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco di Roma e di tutto il sistema di soccorso”.