Csv Padova. Progetto “Reddito inclusione attiva”. Protagonisti della propria crescita

Progetto “Reddito inclusione attiva”. Da inizio 2021 sono oltre 160 le persone accolte in una cinquantina di associazioni padovane. L’obiettivo è l’inserimento sociale e lavorativo attraverso un servizio alla collettività. L’esperienza di dieci ore a settimana dura dai sei ai dodici mesi e consente di sviluppare nuove competenze, prendere maggior consapevolezza di se stessi e allargare la propria rete di relazioni. La criticità del Ria è il limite temporale

Anna Donegà

Marco (il nome è di fantasia) ha solo 19 anni ed è alle sue prime esperienze di lavoro, anche se l’obiettivo principale – come afferma lui stesso – è riprendere la scuola e terminare gli studi superiori da settembre. Da novembre scorso il sabato è impegnato dentro l’associazione La Fattoria in città, mentre durante la settimana è impegnato nella sede padovana del Centro servizio volontariato di Padova e Rovigo nell’accoglienza del pubblico, per la verifica della temperatura e la registrazione dei contatti.

«L’impatto lavorativo è stato un po’ complicato soprattutto all’inizio, perchè da subito mi hanno fatto fare tante attività diverse, molto pratiche – spiega Marco – Ma alla fine l’importante è lavorare e mi piace avere un po’ di indipendenza economica. In Fattoria, inoltre, entro in contatto con persone che stanno facendo altri percorsi, come lo sconto della pena alternativa al carcere. In realtà tendo a stare un po’ sulle mie, ma quando riesco a parlare con qualcuno di loro è interessante, capisci altri punti di vista, le difficoltà che hanno vissuto».

Come Marco, altre 161 persone sono state inserite in 53 diverse associazioni del capoluogo e della provincia di Padova da inizio anno nell’ambito del progetto “Reddito inclusione attiva”. La progettualità, attiva ormai da diversi anni e proseguita anche durante il Covid, mira a favorire la socializzazione o risocializzazione della persona, valorizzandone le potenzialità e consolidando un sistema di presa in carico in sinergia tra pubblico e privato. Il Comune di Padova è il capofila del progetto finanziato dalla Regione Veneto che vede coinvolti altri 22 Comuni della provincia, da Piove di Sacco a Teolo, da Albignasego a Cervarese Santa Croce. Gli assistenti sociali individuano le persone beneficiarie di un sussidio, due psicologi del Centro servizio volontariato di Padova e Rovigo le incontrano e le mettono in contatto con una delle associazioni accoglienti per poter svolgere un servizio di utilità sociale, con un impegno minimo di dieci ore settimanali per sei mesi, prorogabili.

Il principio di fondo dell’azione di sostegno è il coinvolgimento attivo dei beneficiari che diventano così attori del loro percorso di crescita, restituendo alla collettività quanto ricevono come aiuto economico. Gli inserimenti sono numerosi anche nel periodo estivo, come testimonia Marta Martin, responsabile comunicazione e marketing della cooperativa Germoglio di Arzergrande. «Attualmente abbiamo inserito tre persone in Reddito di inclusione attiva con i Comuni di Piove di Sacco e di Sant’Angelo di Piove, due di loro molto giovani. Sono tutte all’interno del centro cottura Senape, l’unico servizio che ci permette di inserire persone esterne, visto che con il Covid purtroppo i centri diurni sono stati chiusi anche ai volontari. I beneficiari sono coinvolti in attività di aiuto cucina e riordino». L’obiettivo del progetto emerge chiaramente dall’esperienza in Germoglio, che ha avuto un inserimento anche nel 2019, prima del Covid. «L’impatto per le persone è molto positivo – continua Marta Martin – perchè consente loro di avere un motivo per uscire di casa, visto che le problematiche si sviluppano spesso dentro al contesto domestico, e il servizio diventa occasione per favorire l’inserimento in un ambiente sociale diverso. Nei mesi di attività hanno la possibilità di allenare le competenze di base legate a un’esperienza lavorativa, come il rispetto delle regole, degli orari, l’assegnazione di un compito, l’assunzione di un ruolo all’interno di un gruppo di lavoro». Il fatto poi di avere dieci ore settimanali con possibilità di concordare gli orari, permette di organizzare l’impegno e l’attività a vantaggio di entrambi, della persona e dell’organizzazione.

Un elemento critico del progetto lo evidenzia Beppe Martinello dell’associazione Angoli di Mondo che in questi anni si è dimostrata una delle realtà più disponibili nell’accoglienza delle persone in Reddito inclusione attiva. «L’esperienza è sicuramente utile; si sono sempre create buone relazioni anche con i volontari e gli operatori, ma rimane il problema che il progetto sia limitato nel tempo. Si tratta di un’esperienza di sei mesi, a volte dodici e dopo non c’è grande possibilità di inserimento di queste persone che, quindi, rischiano di ritrovarsi nella situazione iniziale, se pur con un bagaglio di competenze ed esperienze in più e una maggiore consapevolezza di sé stessi».

Il nodo della continuità è in effetti un elemento cruciale. In alcuni casi, rari ma presenti, la relazione con la persona rimane e si trasforma in attività di volontariato o si stabilizza in un’attività lavorativa, mentre in alcune altre situazioni la persona prosegue l’esperienza in un’altra organizzazione. La criticità sulla breve durata emerge anche dall’indagine realizzata lo scorso aprile su un campione delle persone inserite nei sei mesi precedenti. Metà degli intervistati ha espresso come consiglio di miglioramento proprio l’aumento del periodo di svolgimento, anche se, nel complesso, l’esperienza è risultata positiva per tutti, con un picco di soddisfazione nei primi tre mesi. Al termine dell’attività il sondaggio evidenzia due impressioni più ricorrenti: l’aumento di fiducia nelle proprie capacità e la sensazione di aver fatto qualcosa di utile per gli altri, affiancate a breve distanza dall’aver sviluppato nuove amicizie e imparato un nuovo lavoro, oltre ad aver conosciuto, spesso per la prima volta, il mondo del volontariato organizzato.

Ed è questo uno degli elementi su cui punta maggiormente il Centro servizio volontariato di Padova e Rovigo: «Siamo ben consapevoli che questa attività non è assimilabile al volontariato – spiega il presidente Emanuele Alecci – e lo esplicitiamo chiaramente sia alle persone che incontriamo e inseriamo sia alle associazioni a cui chiediamo la disponibilità ad accogliere. Allo stesso tempo abbiamo la consapevolezza che questa opportunità sia preziosa per far incontrare mondi diversi, per generare una catena virtuosa oltre l’assistenzialismo e per far crescere le associazioni nella loro capacità di accoglienza. Ogni occasione per l’associazione di incontrare una persona nuova è opportunità di crescita, di immissione di energie esterne e di confronto con posizioni diverse».

Oltre 7.500 le consulenze erogate dal Csv

I dati sul progetto “Reddito inclusione attiva” sono pubblicati nel bilancio sociale del Centro servizio volontariato di Padova e Rovigo disponibile nel sito csvpadovarovigo.org Il bilancio sociale di Padova, insieme a quello di Rovigo, racconta dodici mesi a servizio del volontariato con dati significativi: 7.569 le consulenze erogate, per la maggior parte di tipo burocratico, giuridico, fiscale, con 2.628 organizzazioni servite. 75 gli appuntamenti di formazione che hanno coinvolto complessivamente 789 persone, 171 eventi di promozione del volontariato a cui hanno partecipato 3.273 organizzazioni e oltre 206 mila persone.

Antonella Ruggiero, concerto del 16 gratuito per i volontari

Giovedì 16 settembre Antonella Ruggiero torna a Padova con il concerto “Empatia”, alle ore 21.30 all’Arena Live Geox nell’ambito di Castello Festival. Empatia è il titolo dell’ultimo album dell’artista pubblicato come testimonianza del concerto dedicato al mondo del volontariato che si è tenuto nella Basilica di Sant’Antonio a Padova, l’8 febbraio 2020 per l’inaugurazione di Padova Capitale europea del volontariato 2020. La formazione musicale, del tutto inedita, composta da Maurizio Camardi ai fiati, Roberto Colombo alle tastiere e vocoder e il quartetto Sabir accompagnerà Antonella Ruggiero in un viaggio musicale che rende omaggio tra gli altri a Fabrizio De André, Mark Thomas e Mauro Pagani. Per le volontarie e i volontari delle associazioni di Padova e Rovigo l’ingresso è gratuito. Per info: 049- 8686849.

A fine settembre Solidaria, festival tutto in presenza

Manca meno di un mese alla nuova edizione di Solidaria, il festival della solidarietà alla sua quarta edizione. Si conferma un appuntamento da non perdere, con oltre 30 incontri che intendono parlare a tutti attraverso la musica, l’arte, le parole, la danza. Sarà un’edizione in presenza tutta da vivere, fatta di piccoli numeri viste le limitazioni Covid, ma dai grandi contenuti. Dall’1 settembre, data in cui sarà svelata anche la parola chiave dell’edizione 2021 e l’immagine che accompagnerà il Festival, il programma sarà disponibile su www.solidaria.eu Tra le principali novità, oltre a uno sconfinamento “fuori città” con il concerto all’Anfiteatro del Venda di domenica 26 settembre e altri appuntamenti previsti nel Rodigino, ci sarà la rassegna di arte performativa itinerante dal 27 settembre al 3 ottobre a sorpresa su balconi e cortili privati.

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