FattiPer finanziare gli aiuti umanitari a livello globale nel 2023 servirà la cifra record di 51,5 miliardi di dollari. Una somma che supera di circa il 25 per cento quella calcolata a inizio 2022. La stima, che è anche un appello ai donatori internazionali, è contenuta nella Global Humanitarian Overview dell'Onu
Per finanziare gli aiuti umanitari a livello globale nel 2023 servirà la cifra record di 51,5 miliardi di dollari. Una somma che supera di circa il 25 per cento quella calcolata a inizio 2022. La stima, che è anche un appello ai donatori internazionali, è contenuta nella Global Humanitarian Overview (Gho) dell’Onu per il prossimo anno.
Il documento è una “valutazione completa e basata su prove dei bisogni umanitari globali” per i prossimi 12 mesi e comprende anche i piani di risposta umanitari specifici per 27 Paesi che presentano condizioni ritenute più critiche, come Afghanistan, Ucraina e Yemen.
Secondo l’Onu, nel 2023 le persone che avranno bisogno di sostegno umanitario saranno 339 milioni, circa 65 milioni in più rispetto all’anno in corso, distribuite in almeno 69 Paesi.
Fra i dati che emergono dal documento, di cui il portale di notizie dell’Ufficio dell’Onu per gli affari umanitari (Ocha) ReliefWeb riporta una sintesi, ci sono 222 milioni di persone in 53 Paesi che si stima soffriranno di insicurezza alimentare acuta nel 2023, con 45 milioni di persone in 37 Paesi a rischio di morire a causa della fame.
Nella Global Humanitarian Overview si denuncia inoltre l’impatto dei cambiamenti climatici e delle discriminazioni di genere, che contribuiscono a mantenere in povertà 388 milioni di donne e ragazze.
L’Onu riferisce nel suo documento che l’opera delle agenzie umanitarie, di cui si sottolinea la collaborazione con le ong e le comunità locali, ha permesso nel 2022 di rispondere ai bisogni urgenti di 157 milioni di persone.
Per il 2023 lo sforzo umanitario globale può riuscire a “salvare e sostenere” le vite di almeno 230 milioni di persone. Per poterlo fare, l’Onu chiede quindi ai donatori internazionali 51,5 miliardi di dollari, più del doppio dei 24 miliardi che questi hanno erogato quest’anno, stando a dati di metà novembre. (DIRE)
