Una dimensione del cuore. Il sindaco: «Quando c’è da organizzare qualcosa o essere attivi, i cittadini di Granze partecipano numerosi. I problemi si possono superare lasciando spazio alla creatività»
Dal 2017 è sindaco di Granze, Comune della Bassa Padovana con un’estensione territoriale di 11 chilometri quadrati e una popolazione appena al di sotto delle 1.900 unità. Damiano Fusaro, 39 anni, all’insegnamento di lettere nella scuola secondaria e all’impegno amministrativo affianca anche quella di scrittore e poeta e forse anche per questo ha una attenzione in più per il territorio: «Di particolare rilievo architettonico e storico culturale abbiamo alcune ville private come Villa Prosdocimi o come Villa Ca’ Conti che viene spesso utilizzate per festeggiare i matrimoni. Infatti negli anni ha attirato in paese persone provenienti anche da fuori regione, proprio per la particolare bellezza di questo complesso. Una menzione particolare merita la chiesa di Santa Cristina consacrata nel 1594 e ovviamente il Museo civico delle bonifiche romane che testimonia le antiche origini del nostro insediamento abitativo». Fusaro fa una ulteriore considerazione sul territorio di Granze: «Se dovessimo limitarci alle caratteristiche morfologiche e architettoniche probabilmente Granze sarebbe uguale a tanti altri paesetti di campagna che caratterizzano la nostra Pianura padana, ma se vigliamo ricercarne una peculiarità, sicuramente dovremmo indicarla nella vitalità delle attività associative». E declina meglio il concetto: «L’affermazione che si sente spesso ripetere è “ma Granze risponde” per intendere che quando ci sono iniziative, quando c’è da organizzare qualcosa, i cittadini di Granze partecipano numerosi e questo da sindaco non può che rendermi felice. Grazie quindi alla parrocchia, a tutte le associazioni, a tutti i volontari a chiunque si impegna per la comunità, d’altronde non sono i muri che fanno le città ma le donne e gli uomini che vi vivono. E allora per fortuna che abbiamo le “nonne” dell’Auser che garantiscono il pre-scuola gratuito alla primaria, per fortuna abbiamo un comitato genitori alla scuola dell’infanzia che ha ritinteggiato e sistemato tutto l’edificio e le sue pertinenze, per fortuna le associazioni promuovono iniziative e per la Festa di Santa Cristina collaborano tutte insieme per realizzare qualcosa di magico». Momento aggregativo particolare a Granze è la sagra: «Particolarmente significative sono le sacre rappresentazioni e l’infiorata della terza domenica di luglio. Quest’anno inoltre il gruppo dei nostri “infioratori” realizzerà un quadro di 6×8 metri davanti alla Basilica di San Pietro in occasione dell’infiorata storica di Roma». Non è tutto rose e fiori, per restare sul tema, e il sindaco Fusaro evidenzia anche qualche criticità: «Sono le stesse di tutti i piccoli Comuni, ovvero ristrettezze economiche dovute a un bilancio sempre più risicato, un calo demografico ormai generalizzato e gli esercizi commerciali che chiudono. Ma possiamo offrire anche interessanti possibilità se si lascia spazio alla creatività e all’inventiva come nel caso dell’apertura dell’agripasticceria presso l’azienda agricola La Calendula o la fattoria didattica Il Gigante e il Piccoletto. Per non parlare delle fattive collaborazioni con i Comuni limitrofi, come stiamo già facendo con Sant’Elena, per garantire maggiori servizi ai cittadini. Le sfide che abbiamo davanti non sono poche ma uniti si possono affrontare con la giusta determinazione e caparbietà, cercando di far prevalere la speranza sulla paura. D’altronde Granze, come amo ripetere, non è una collocazione geografica ma una dimensione del cuore».
Il parroco: «Questo primo anno per me è come un dono: dai grandi temi alle proposte, i cittadini hanno capito che insieme si può fare la differenza. C’è bisogno di tutti»
«Sono arrivato in questa realtà soltanto nell’ottobre scorso e sicuramente c’è ancora molto da scoprire, capire, conoscere, ma la prima impressione, quella di chi si approccia al nuovo con occhi liberi, è stata di una comunità molto simile a una famiglia». Don Luca Fanton, guida la comunità di Granze da pochi mesi, insieme a quella vicina di Sant’Elena: «Nel prosieguo del mio primo anno qui, ci saranno occasioni per confermare o smentire questa prima impressione, ma fino a ora ho visto collaborazione, voglia di realizzare eventi per quanto possibile insieme. Sembra che tra la gente ci sia la percezione che se non ci si dà da fare in prima persona non si può realizzare molto, e insieme anche la consapevolezza che i numeri sono piccoli. Proprio per questo c’è bisogno della collaborazione di tutti. E poi c’è la voglia di stare insieme in serena allegria: questo atteggiamento riesce a trasformare ogni occasione opportuna in una festa. Anche a Granze ci sono sofferenze nelle famiglie, e allora il passaparola discreto diventa un “sentire” condiviso. Niente a che vedere con le inutili chiacchiere di piazza». Don Luca è un osservatore e nota che «proprio di fronte alla chiesa c’è la scuola primaria, mentre accanto al centro parrocchiale ci sono la scuola dell’infanzia e il nido: ogni mattina, c’è traffico di genitori che portano a scuola i figli e scambi veloci di saluti prima di andare al lavoro, ma oltre a questo, le insegnanti sanno coinvolgere i genitori in progetti e attività». Una parrocchia attiva, Granze: ci sono i gruppi dell’iniziazione cristiana con le catechiste, e i genitori che sono guidati da una coppia di accompagnatori, ma anche un gruppo di ragazzi delle scuole medie che si ritrova con gli animatori per un cammino di formazione. Molto attivo è il circolo Noi che propone attività per tutti e collabora anche con le altre associazioni del territorio. Don Luca conferma quanto anticipato dal sindaco Fusaro: «Per la sagra ci sarà una mobilitazione generale, se ho ben capito dalle prime riunioni organizzative, e sarà una sorpresa anche per me, essendo la mia prima volta. Invece ho già avuto modo di assistere alla solenne celebrazione e alla processione dedicata alla santa patrona Cristina, con la drammatizzazione del suo martirio in “stazioni” che si snodano nel quartiere. Nel percorso si passa accanto ai quadri dipinti di petali e fiori dell’infiorata, che nel tempo ha assunto sempre più importanza fino a partecipare con le proprie realizzazioni al Giubileo a Roma”. L’estate prossima vedrà la realizzazione dei campiscuola per i ragazzi insieme alla vicina parrocchia di Sant’Elena, che pure è affidata a don Luca. Buoni i rapporti con l’amministrazione comunale: «Nel rispetto del ruolo di ognuno si condividono gli stessi obiettivi. Risulta facile collaborare, dai grandi temi sociali allo scambio di saluti alla mattina tra sindaco e parroco ad ampi gesti e a voce forte da una parte all’altra della piazza, tra municipio e canonica. Mi guardo attorno, provo a capire e faccio tesoro di tutto il bello e il buono che c’è. Non so dire se è sempre stato così e se in futuro sarà ancora così, ma sto vivendo questo primo anno a Granze come un bel regalo. E se, nel caso di un regalo, l’accattivante confezione esteriore non sempre prelude a qualcosa di bello e gradito, qua sicuramente sono le persone a fare la differenza: sono il contenuto prezioso che trasforma un paese di nemmeno duemila abitanti in una famiglia».
