#dalPresepeAllaVita. Maria con don Gianandrea Di Donna, direttore dell’Ufficio Diocesano per la Liturgia

#dalPresepeAllaVita è il progetto d’Avvento che il settimanale diocesano La Difesa del popolo lancia quest’anno in collaborazione con l’Ufficio per le Comunicazioni sociali della Diocesi di Padova. Nel quarto video don Gianandrea Di Donna, direttore dell'Ufficio Diocesano per la Liturgia, presenta Maria, che già adora il mistero della Pasqua e che invita tutti noi a riconoscere che quel Bambino è il Salvatore del mondo.

Redazione

L’immagine che porto nelle mani, questa statua della Madre di Dio, è familiare a tutti noi.

È la posa che abitualmente Maria ha dinanzi alla greppia, alla culla come la definiamo, di Gesù il bambino nato a Bethlehem. In realtà questa posizione ci ricorda l’atteggiamento orante che la Vergine, la Madre di Dio ha anche negli antichi mosaici dell’arte cristiana delle basiliche del IV-V secolo, quando la culla, meglio, la greppia, “presepen” in greco vuol dire questo, la greppia degli animali, aveva la forma di un sepolcro, in cui Gesù deposto era accolto non tanto in pannicelli infantili del bambino, quanto piuttosto in bende che ricordano la sepoltura di un morto.

Questo ci rimanda evidentemente al cuore della nostra fede, il mistero pasquale, nel quale Gesù crocifisso, sepolto e risorto ha operato la nostra salvezza. Maria quindi non è un’immagine semplicemente devota, Lei, inginocchiata davanti a Cristo Gesù nato a Bethlehem vede già, adora il mistero della Pasqua e invita tutti noi, nei nostri presepi, nelle nostre chiese, nelle case, nelle strade delle nostre città e paesi a riconoscere che quel Bambino è il Salvatore del mondo. Lei, la Teotokos, come disse il concilio di Efeso, è la Madre, la partoritrice di Dio, il Salvatore.

don Gianandrea Di Donna,direttore dell’Ufficio Diocesano per la Liturgia

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