Chiesa | DiocesiNella sua parrocchia di Chiesanuova, Adamo Mosca riceve – nella Veglia pasquale – i sacramenti dell’iniziazione cristiana. Ha camminato nella fede con accanto un fratello, Emilio, e la comunità
«Avevo il forte desiderio di sposarmi in Chiesa con la mia compagna, portare a compimento il percorso d’amore cominciato con lei e culminato con l’arrivo di nostra figlia». È questa la motivazione più forte che ha spinto Adamo Mosca, 43 anni, originario della provincia di Salerno, ma da diversi anni parrocchiano a Chiesanuova in Padova, verso la decisione di accostarsi ai sacramenti dell’iniziazione cristiana, dopo essere cresciuto in una famiglia che frequentava una Chiesa evangelica. Come altri catecumeni della Diocesi di Padova, riceve il dono del battesimo, della cresima e dell’eucaristia durante la Veglia pasquale nella notte tra 19 e 20 aprile nella sua parrocchia. È emozionato e felice, stenta a raccontare i sentimenti che prova, non è semplice farlo in questi momenti. Quando gli parliamo, con lui ci sono Ionela, originaria della Romania, futura sposa con cui ha già celebrato il rito civile del matrimonio, la loro bimba Melissa di 16 mesi, che ha ricevuto il battesimo poche settimane dopo la nascita. C’è anche Emilio, “fratello” nella fede, che lo ha accompagnato per un anno nel percorso di preparazione ai sacramenti pasquali. «È stato un bel cammino quello che abbiamo fatto insieme, impegnativo ma intenso e profondo – sottolinea Emilio Carraro, anche lui di Chiesanuova, ministro straordinario della comunione e da anni inserito nella comunità – Sono stato coinvolto dal parroco precedente, don Pierpaolo Peron, perché con Adamo ci conoscevamo già, avevamo lavorato insieme per un periodo. Sono entrato praticamente nella sua famiglia, insieme a mia moglie: per me è stata la prima esperienza di questo tipo. Anche la comunità ha accolto positivamente il cammino di Adamo, partecipando alle diverse celebrazioni. Nei nostri incontri ci siamo concentrati sulla lettura e sull’ascolto della Sacra Scrittura, abbiamo frequentato alcuni momenti di catechesi in Cattedrale e all’unzione dei catecumeni. Di fatto, abbiamo seguito le tracce forniteci dall’Ufficio per il catecumenato degli adulti, rispettando i passaggi previsti per i sacramenti». Ancora Emilio: «Con Adamo e Ionela ci incontravamo periodicamente: ho apprezzato il loro impegno; non hanno mai mancato ad alcun appuntamento, con una bambina piccola non è stato facile. Hanno partecipato anche al percorso per fidanzati organizzato nella comunità di Cave, in vista del matrimonio cattolico già fissato per il 26 aprile». Un concentrato di gioia, un’abbondanza di grazia accolta e ricevuta, di momenti solenni da vivere in comunità, che hanno coinvolto anche Ionela, in passato di fede ortodossa prima di abbracciare, da poco tempo, quella cattolica. «Venivo da una famiglia religiosa – sussurra Adamo, che lavora come operaio per una multinazionale svizzera – Il mio nome è stato scelto per l’Adamo della Bibbia. In questi mesi ho ritrovato tanti valori che mi erano stati trasmessi dai miei cari e avevo perso da ragazzino, li ho riscoperti e consolidati. Fatico a trasmettere quello che provo, ma sono felice e ringrazio di cuore Emilio per avermi accompagnato in questo tempo: ha reso tutto molto facile».
