Mosaico | Sagre e FesteUna buona metà degli abitanti della frazione sono impegnati nella preparazione della festa che anche quest’anno vede uniti parrocchia, comune e pro loco nel sostegno alla scuola dell’infanzia Soranzo di Montegaldella
L’anno scorso il raggiungimento del decimillesimo ospite è stato salutato dal gioioso rintocco delle campane del paese. Prima della fine della festa hanno fatto in tempo a mangiare altre seicento persone: comprensibile la soddisfazione degli organizzatori, per un traguardo sì atteso e preparato, ma pur sempre raggiunto in soli sei giorni e alla quarta edizione appena.
Al centro di tanto clamore è la “regina” degli ortaggi, vale a dire la zucca, cui Ghizzole di Montegaldella dedica una festa – quest’anno in programma dal 19 al 24 settembre – che si è ormai affermata come uno degli appuntamenti di maggiore richiamo nel passaggio dall’estate all’autunno, raccogliendo adesioni e consensi ad ampio raggio.
Tutto parte dalla consapevolezza che di questi tempi, vuoi per l’abbondanza di feste e sagre, vuoi perché tante persone hanno ridotto il budget per svaghi e divertimenti, per attirare ospiti in gran numero servono iniziative a tema, incentrate su un’offerta gastronomica che si può degustare solo in quel luogo e solo in quell’occasione. E il bello è che – al contrario di quanto si verifica spesso in circostanze analoghe – al successo della festa della zucca non fanno da contraltare le proteste dei ristoratori della zona. Nessuna lamentela per l’intensa, per quanto breve, concorrenza dei capannoni della sagra. Ristoranti e trattorie, infatti, hanno fiutato l’affare. Ora si premurano essi stessi di proporre, in omaggio alla festa, specialità a base di zucca: dato che, nonostante gli sforzi degli organizzatori, migliaia di persone non trovano posto nello stand gastronomico, è facile che i visitatori, per nulla disposti a ricacciare in gola l’acquolina, dirottino volentieri su un pubblico esercizio. A dimostrazione, una volta di più, che proposte ben studiate e reclamizzate possono fare da volano per più d’un comparto economico del territorio promotore, con buona pace delle solite polemiche.
La comunità di Ghizzole onorava l’Assunta e il patrono san Tarcisio con una sagra ferragostana, interrotta quando l’abitudine delle ferie si è fatta largo anche tra i ritmi della campagna. Ora, proprio grazie alla riscoperta di un prodotto tipico dell’agricoltura locale, per secoli base dell’alimentazione delle genti del posto, il paese ha ritrovato l’entusiasmo per impegnarsi in un momento di aggregazione di lungo respiro. Parrocchia, comune e pro loco si sono unite in nome di un obiettivo caro a tutti: il sostegno alla scuola dell’infanzia Giuseppe Soranzo di Montegaldella, cui è destinato il ricavato della festa della zucca.
Quest’anno, poi, si aggiunge l’ulteriore motivazione degli imprevisti e urgenti lavori di consolidamento della facciata della chiesa. «Siamo pronti ad accogliere ancora più persone, con una proposta gastronomica e culturale ancora più affinata rispetto alla passata edizione» sottolinea Giacomo Bertinato dell’associazione Amici della zucca, sodalizio costituito pochi mesi fa per dare alla manifestazione quel “cappello” ad hoc di cui la macchina organizzativa ha ormai bisogno.
«Siamo una ventina di soci fondatori; dopo la festa si tessereranno i 130 “amici”, pari alla metà degli abitanti di Ghizzole, che opereranno come volontari. La regione ci ha gratificato riconoscendoci il patrocinio, la pro loco ci presterà il nuovo capannone da mille coperti. Quest’ultimo sarà posizionato in modo tale che, in caso di pioggia, per raggiungerlo non ci si infangherà». Altre novità riguarderanno il menù: «Nell’impasto dei tortelli, oltre una tonnellata, che cinquanta signore stanno confezionando da inizio agosto, i palati più raffinati riconosceranno il sapore del torcolato di Breganze. La scelta dei primi si amplierà con i gargati, una pasta corta che, secondo la ricetta di una volta, sarà condita con piselli, pancetta e ovviamente zucca. Quest’ultima la farà da padrona in tutti i piatti, dagli gnocchi alle lasagne, dai secondi di carne ai dolci: chi non la gradisce, insomma, troverà poco altro con cui sfamarsi».
Il programma della festa amplia poi lo spazio dedicato alle iniziative ludico-culturali, che ruoteranno intorno alla mostra-concorso delle zucche giganti: «Nel fine settimana del 20-21 ci saranno proposte per tutte le età, tra cui laboratori per i più piccini, corsi di cucina, rievocazioni di antichi mestieri e una mostra di attrezzi e macchinari agricoli. L’obiettivo degli Amici della zucca, infatti, è quello, strategico per l’economia locale, di riscoprire e sviluppare a tutto tondo la cultura contadina che ruota intorno a questa verdura».
Per favorire la partecipazione alla mostra, in aprile sono stati distribuiti ad agricoltori e privati semi di zucche giganti: «Il “secondo fine” è incentivare la ripresa della coltivazione della zucca su vasta scala. Per preparare le pietanze della festa abbiamo dovuto importarla da altre zone del Vicentino e dal Sud. Vogliamo far capire che il prodotto è sempre più apprezzato per le sue elevate qualità nutrizionali, ha mercato e garantisce un reddito interessante».
