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Ergastolo. Mirabelli (presidente emerito Corte Costituzionale): “Occorre un cambiamento e un distacco dalla mafia per accedere ai benefici”
"Non sono del partito che considera la decisione della Corte europea dei diritti umani un guaio, né di quello che concederebbe benefici in qualsiasi caso", spiega Mirabelli. Per concedere benefici a detenuti, condannati per reati di mafia, secondo l'esperto, è necessario che il percorso rieducativo ci sia stato e sia stato efficace. La Cedu, ieri, ha rigettato il ricorso del governo italiano contro una sentenza del 13 giugno scorso con la quale una sezione della Corte aveva considerato ammissibile il ricorso avanzato nel dicembre 2016 dal detenuto per mafia Marcello Viola e stabilito che c'era stata una violazione dell'articolo 3 della Convenzione europea dei diritti umani, secondo il quale "nessuno può essere sottoposto a tortura né a pene o trattamenti inumani o degradanti". Ora, sostiene Mirabelli, servirebbe una legge che precisi limiti e modalità con cui può essere provata la "non più appartenenza" alla mafia della persona che chiede i benefici