Essere giovani in Bosnia ed Erzegovina. Don Maršić (resp. giovanile Sarajevo): “Le nuove generazioni possono creare un futuro migliore”

Continua il lavoro della Chiesa cattolica in Bosnia ed Erzegovina per cercare di aiutare i giovani, definiti da Papa Francesco "fiori di una primavera" in quanto generazione nata dopo la guerra iniziata 30 anni fa, ad incontrarsi, andare avanti e rompere i pregiudizi che animano il Paese. L'intervista a don Šimo Maršić, responsabile della pastorale giovanile dell'arcidiocesi di Sarajevo e direttore del Centro di Pastorale Giovanile San Giovanni Paolo II, il primo centro giovanile che vuole aiutare le nuove generazioni a creare ponti verso gli altri